Omaggio ad Alda Merini – Dina Maria Laurenzi

Alda Merini, prima come donna e poi come poetessa, si è rivelata un personaggio chiave per la poesia italiana del Novecento e del nostro contemporaneo. La sua poesia dal verso comprensivo e talvolta aggressivo è diventata il simbolo catartico dell’esistenza.
È proprio da questa scintilla che è nata l’esigenza di conoscere, attraverso la lettura, la grande poetessa dei Navigli. La passione per il suo fare poetico ha fatto sì che la Merini diventasse il mio soggetto di studio, dal quale sono nati prima una tesi di laurea in Lettere moderne per l’Università di Urbino e poi un libro per la Controvento editrice.

Scrivere la tesi è stato un percorso interessante, soprattutto quando nel proprio percorso universitario s’incontrano professori stimolanti, che portano ad andare sempre oltre l’apparenza della parola. Per quanto riguarda la mia esperienza, è stato fondamentale concentrarmi sul soggetto, conoscendo e scoprendo quante più cose possibili. La passione e la curiosità sono state il binario diretto per una prima stesura del testo. A ogni rilettura si sono aggiunti correzioni e stravolgimenti, sino alla forma definitiva che dall’incipit documentava un’argomentazione e una conclusione, corredata e supportata da note bibliografiche.
Successivamente alla laurea, ho avuto il coraggio di seguire il consiglio di far leggere il mio lavoro a una casa editrice che dava credito alla poesia; il passaggio da tesi di laurea a saggio divulgativo è stato il segno fortunato, che mi ha permesso di veder preso in considerazione il mio lavoro, che nel luglio 2011 è stato pubblicato.

È un omaggio ad Alda Merini il mio esordio letterario e a 23 anni posso sfogliare le pagine del mio primo libro con orgoglio e riconoscenza. Fondamentale per gli scrittori emergenti è incontrare una casa editrice che sappia pubblicizzare il prodotto editoriale nei comuni, nelle librerie e nelle biblioteche, affidandosi a loro volta ad associazioni culturali. È solo così che un autore emergente può affacciarsi al panorama letterario attuale, che si fa sempre più intasato.
Mirare alla qualità per emergere, non improvvisare per arrancare e dosare autostima e umiltà sono state le mie fondamenta salde sulle quali ho costruito un pezzetto del mio futuro.

Raccontare come la poesia possa salvare la vita, rendendola in questo caso una vera opera d’arte, è sintomo indiscusso di un profondo interesse per l’arte e per il caso di Alda Merini, che ha messo nero su bianco la pazzia del manicomio e l’amore per la vita, generandone un caso umano e letterario.

Nella cultura contemporanea è facile scadere nella tentazione di dilatare leggende che fioriscono sulla follia e il disordine mentale; ed è proprio per questo motivo che è indispensabile leggere per capirla e capirla per leggerla

così suggerisco nelle prime pagine di Follia e potere. L’intento di tale progetto è proprio quello di coniugare la Critica letteraria e il commento umano, per far conoscere la storia della poetessa, ormai consegnata ai luoghi del tempo e dell’anima.

Un libro che si rivela man mano nella lettura mentre la ricognizione inizia con il rivivere la biografia della donna per poi individuare i momenti significanti dell’esistenza, come l’internamento manicomiale, la ricerca d’amore e il conforto della Fede. Il percorso si conclude con un ricco capitolo che riscrive la vita della Merini in chiave bibliografica, riportando le poesie e citando le pubblicazioni, individuando le tappe che l’hanno elevata all’eternità e all’universalità.
Il potere della parola, che è energia e comunicazione e salvezza, è la ricerca e l’approdo della vita e della trattazione, perché è proprio attraverso la parola poetica che questa grande donna viene liberata dalle catene del manicomio e, attraverso interpretazioni e commenti inediti, la rende pagina culturale del nostro secolo.

Dina Maria Laurenzi, San Benedetto del Tronto (AP)

Follia e potere – Alda Merini, le poesie di una vita
Dina Maria Laurenzi
Controvento editrice
Pagine 96
Prezzo di copertina € 15,00