L’editoria che sta cambiando

Sentiamo parlare di libri, di editori, di mercato: ma sappiamo davvero di cosa si tratta? Leggiamo, ci incuriosiamo, ci lasciamo coinvolgere e travolgere dalle pagine in questione: abbiamo le informazioni necessarie di come procede la lettura in Italia ad esempio?

A fornirci le indicazioni essenziali è stato Giovanni Peresson, presidente dell’Aie (Associazione italiana editori) in una lezione tenuta a Messina qualche tempo fa. Siamo andati alla fonte per capire e munire – chi ci legge – di qualche informazione in più su questo vasto argomento spesso dato per scontato e talvolta ignorato.

Il libro può essere considerato una tecnologia perché permette di accedere ai contenuti con facilità (attraverso l’indice, le note ecc.). Non riuscirete a liberarvi del libro di Umberto Eco, ad esempio, mette in evidenza questa dimensione tecnologica: viene concepito secondo possibili usi (come i corsi di aggiornamento) quindi non sembra il contenuto il contesto essenziale. In ogni caso libri e nuove tecnologie non sono antitetici proprio perché si parte dal contenuto che hanno in comune. Sappiamo che schermo del computer, cellulare e libro convivranno insieme. Ma i processi di convergenza non mancano perché i contenuti sono gli stessi e rispondono a due modi di consumo diverso: trasmissione alla radio, articolo di giornale, video su internet. E si creano diverse comunità grazie ai blog per esempio. Così l’uno può essere approfondimento dell’altro.

Come sappiamo ogni anno vengono pubblicate migliaia di novità: compito del redattore è creare un formato diverso, colore, grafica ecc. per distinguersi e conquistare la famigerata originalità. Una volta scritto il libro entra in ballo l’editore, il quale può indovinare i lavori che potrebbero avere successo. Investe su autori e testi. Da qui chiaramente trae lucro. L’editore offre un servizio all’autore. Sua caratteristica essenziale è la capacità di individuare, che per ognuno è diversa (dipende ovviamente dal marchio della casa editrice). L’editore, in qualità di lettore della società, deve captare i bisogni di lettura, appunto, del pubblico (da cui trarre guadagno). Quindi legge il mercato e la società. Infatti il mercato dell’editoria è composto da chi compra i libri.

Secondo alcuni dati Istat (indagine multiscopo) in Italia viene letto un libro non scolastico nei 12 mesi precedenti dai maggiori di 6 anni il 44% nel 2008, il 39% nel 1995 e il 16% nel 1951. Quindi la lettura cresce (non è vero che si legge meno), attraverso un processo non continuo ma sinusoidale. Pertanto circa 3 milioni di persone leggono un libro al mese, 11 milioni non leggono un libro ogni 4 mesi. E le piccole case editrici per esistere si creano un pubblico forte, sofisticato, di nicchia.

La probabilità di diventare lettore dipende dal contesto in cui si vive (se il bambino ha genitori lettori può anche lui diventare lettore). La lettura cambia con il genere e con il variare dell’età. Le donne leggono di più in tutte le fasce di età. Dopo i 75 anni però sono gli uomini che superano perché sono più liberi.

La lettura, poi, è diventata un modo di consumare il prodotto. Oggi incide più l’offerta rispetto alla domanda. Anche le librerie sono prodotti commerciali. Ad esempio per invogliare la gente in passato la Feltrinelli aveva inventato il libero servizio in Italia: è subentrato il colore, il formato, la copertina. Mentre gli Oscar Mondadori hanno inciso sul nuovo modo di vendere nelle edicole oltre che nelle librerie. A Bologna ad esempio è nata la libreria Coop, un’innovazione comoda per chi si trova a fare la spesa, e ormai diffusa in altri supermercati come anche il Conad. Ciò rafforza la tesi secondo cui compriamo i libri e nel contempo i punti vendita (con possibilità di parcheggio, orari flessibili, sconti) mentre nei negozi specializzati rimane comunque il maggiore assortimento. E poi c’è internet che agevola: ha un servizio ottimale che una libreria non ha anche se non possiede l’elemento fisico, la dimensione.

La domanda che rimane ancora aperta e da cui ci si aspetta la miracolosa invenzione è: cosa scatenerà l’impulso di scaricare un testo da internet? L’editore che riuscirà a rispondere inaugurerà certamente una nuova epoca. A noi non rimane che attendere.

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist