Tre metri sopra il cielo – Federico Moccia

Ragazzi impetuosi e irruenti per la prima volta toccano il cielo nella loro vita: uno spazio alto solo Tre metri. Sembra l’amore l’elemento portante e la cornice entro la quale si innestano quotidianità altalenanti, talvolta verosimili talvolta costruite. Un intreccio, quindi, dove due adolescenti provenienti da mondi diversi si incontrano, e cammin facendo manifestano atteggiamenti caratteriali scintillanti già dal primo incontro (come da copione). E la maschera artefatta cede il posto alla realtà.

Quella raccontata nel primo romanzo di Federico Moccia è una storia sognata e desiderata da molti, giovani e adulti che probabilmente custodiscono il “fanciullino” del rimpianto (nel caso di questi ultimi); forse perché ancorata all’illusione di vivere i sentimenti ingenuamente, o forse per la voglia di rimanere intrappolati, anche per un attimo, nelle trame delle favole dei personaggi.

Un gruppo di giovani, tra uscite da sballo, battute sorridenti, problemi scolastici, avventure e amori da brivido, vivono la loro quotidianità. Come ormai normale nel linguaggio giovanile, ognuno ha i propri nomignoli identificativi: il Siciliano – con la “S” maiuscola, quasi a delineare un nome per antonomasia, che da comune, appunto, diventa proprio – Hook, Pollo, Step, ecc.

Essi vivono all’insegna delle mode, con vestiti ovviamente firmati, il trucco (nel caso specifico delle ragazze) ben accorto, fisicità sempre al primo piano. Nel girovagare tra calci, liti violente, pugni, sceneggiate, tradimenti, velocità, Babi e Step si innamorano. E nella superficialità dei gesti, oltre alla profondità di tenerezze, si intravedono affetti mancanti di figli delusi, genitori presi da se stessi con l’interesse “di mettere le cose a posto”, fratelli dalla personalità costruita, e parole talvolta buttate giù senza significato.

Tre metri sopra il cielo è stato un libro letto da molti, che ha tenuto un buon posto nelle classifiche, e il cui sfondo sembra calco delle “americanate”. Quale, dunque, il segreto del suo successo? Un autentico rispecchiarsi o semplicemente una smisurata voglia di proiettare il proprio alter ego vagante in ingenui passi dove la ragione sa restare ai margini forse, oppure la consapevolezza, da parte di chi legge, delle azioni che svelano poco a poco il “come andrà a finire” ancor prima della fine appunto?

Malgrado sia un intreccio ambientato nell’Italia del nuovo secolo, vogliamo credere comunque che la generazione attuale non sia massificata dalle voci di corridoio, non sia pedina delle mode, desiderosa di «fare tendenza», né sottomessa agli ormoni pullulanti in cerca di piacere. Vogliamo credere, al contrario, che i ragazzi del nostro tempo siano bene affermati, vivano di sensazioni proprie, siano esseri pensanti (pertanto distinguibili) con la voglia della conquista, certamente senza smettere di sognare, ma con la fermezza di guardare alla realtà, attraversandola con lo sguardo della ragione.

Tre metri sopra il cielo
Federico Moccia
Feltrinelli
Pagine 395
Prezzo di copertina € 9,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist