Avevano spento anche la luna – Ruta Sepetys

A volte non basta una vita intera per cambiare, altre invece occorre una notte soltanto: e il corso della storia personale cambia inesorabilmente. Così accade a Lina, una ragazza di soli 15 anni che vede sfumare i ricordi della sua esistenza per sempre, da quando la polizia sovietica entra a casa sua solo perché compare nella lista nera, insieme ad altri professori, dottori, scrittori, tutti “solamente” colpevoli di esistere.

Chiusi la porta del bagno e mi guardai allo specchio. Non avevo idea di quanto in fretta sarebbe cambiato il mio viso, sfiorendo. Se l’avessi saputo, avrei fissato più a lungo il mio riflesso, cercando di memorizzarlo. Era l’ultima volta, per più di dieci anni, in cui mi sarei guardata in uno specchio vero.

Così, insieme alla madre e al fratellino, dalla Lituania viene deportata in un campo di lavoro siberiano, dove non mancheranno mai, purtroppo, la fame, la sete, le torture, la tristezza. Lina, però, ha una forza interiore più energica di ciò che accade intorno. Il coraggio le permette di custodire la dignità che le appartiene. Così quando ha pochi attimi di tempo disegna, nutrendo la speranza di poter divulgare i suoi scritti grafici e possibilmente salvarsi.

Rupa Sepetys delinea una delle importanti pagine della nostra storia, per anni mai venuta alla luce: la deportazione dai paesi baltici nei gulag staliniani. Racconta straordinariamente la forza della vita che vince contro le atrocità, e la speranza di farcela anche quando tutto sembra perso. Dunque non solo eventi di storia esilaranti, ma pagine di esistenza dove a condurre il tutto è lo spirito interiore, che nella società del benessere, di oggi, sembra mancare.

Avevano spento anche la luna
Ruta Sepetys
Garzanti
Pagine 298
Prezzo di copertina € 18,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist

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