Adesso l’animalità – Leonardo Caffo

Si parla tanto di animali, facciamo paragoni con essi, oggi li tuteliamo, ma forse sappiamo poco di quella che è l’animalità. Così abbiamo letto il testo di Leonardo Caffo, che ne ha tratto le caratteristiche partendo dall’analisi filosofica.
L’idea è quella di dare valore a ciò che non è poi così diverso da noi esseri umani, in quanto tutti facciamo parte di quella grande famiglia che è la natura. Eppure tante volte in senso negativo facciamo i classici paragoni con gli animali se dobbiamo disprezzare qualcuno. Perché accade ciò? Avviene oggi ed è avvenuto nel passato quando c’erano le affermazioni del tipo

Ebrei uccisi come ratti e Tutsi uccisi come scarafaggi.

Secondo Jacques Derrida che considera questo essere vivente unico e irripetibile

essere animali significa essere mortali ma, soprattutto, essere uno tra gli infiniti mortali di questo mondo.

L’autore dunque, nel suo libro edito da Graphe.it, Adesso l’animalità, fa un percorso semplice ma filosofico-letterario della questione, citando Derrida, Hidegger, Cartesio ma anche Kant e Wittgenstein ed altri per un discorso lineare che faccia comprendere quanto la questione dell’animalità abbia radici storiche abbastanza ferme nella loro convinzione che riguarda la «specificità bestiale» di questi esseri viventi.

E si sofferma nel fatto che lo stesso uomo è civilizzato solo per convenzioni sociali, mentre la sua vera natura è quella che va al di là delle regole, così come l’animale.

Eppure sopravvissuti a questo orrore abbiamo deciso, per mano del razionale, di sfasciare tutto ciò che avrebbe potuto spaventarci, ma che non lo aveva ancora fatto. Questo meccanismo di precauzione che è la ragione ci limita nel suo renderci magnifici.

Dunque secondo queste affermazioni gli animali che non hanno il limite che nega la nostra libertà sono di gran lunga più “magnifici” di noi umani.

Adesso l’animalità
Leonardo Caffo
Graphe.it
Pagine 40
Prezzo di copertina € 5,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist