Strage continua – Elena Valdini

Tutti i giorni la vita ci mette di fronte l’infelice realtà del bollettino di guerra proveniente dalla strada: incidenti, ormai, non più solo del sabato sera, dovuti spesso al mancato rispetto del codice stradale; famiglie lacerate dal dolore che si vedono strappare mariti, mogli, figli, nipoti, sin dalla tenera età; feriti, sbandati e non, per problemi psichici, di alcol, di droga e via dicendo. Anche perché sappiamo tutti che non si tratta esclusivamente di gente che muore per causa propria, ma di chi ci rimette a causa di pirati incivili. E in questi casi: che cosa rimane oltre al dolore?

La giornalista Elena Valdini prova a fornire qualche verità sui morti della strada. E lo fa con la voce alta di chi è stanco di vedersi spegnere persone considerate di serie B, solo perché lo Stato italiano pare assente – a differenza di Svizzera, Francia e Svezia che, invece, investirebbero molto di più in sicurezza stradale – evidenziando che:

Con decreto del maggio 2008 il nuovo governo Berlusconi trovava le risorse per detassare l’Ici sulla prima casa riducendo, tra tutti, anche i fondi per la sicurezza stradale.

Il libro in questione si pone come un itinerario triste, com’è comprensibile, tra le storie delle vittime e le leggi che ancora mancano, sia per difendere la memoria di chi non c’è più, sia per dare giustizia alla disperazione di chi è rimasto ma con una mancanza inconsolabile. Si cercano di capire e studiare le ragioni di una strage divenuta ormai inaccettabile per un Belpaese che si definisce civile e civilizzato. E la Valdini lo fa con i paragoni di idee divenute concrete ma delle altre nazioni, che investono parecchio sul miglioramento delle carreggiate, infrastrutture e tutto ciò che concerne per la salvaguardia della vita umana in queste realtà ormai inaccettabili; con la cognizione del dolore di chi ha subito e continua a soggiacere; con le cause e gli effetti, le leggi e gli inganni; e persino con la colpa di sentirsi innocenti, visto che chi investe si difende col fatto che il pedone gli salta sul cofano della macchina.

Tante sono le testimonianze di famiglie beffate dalle normative e assicurazioni dopo siffatti omicidi stradali. Crescenti sono la rabbia e l’impotenza di fronte a una sete di vendetta umana dettata purtroppo dal dolore, anche se poi sedata dall’amarezza, dallo sconforto e dalla rassegnazione.

Avendo visto, talvolta pure con i nostri occhi, ed essendo toccati da vicino da tali tragedie (evitabili), abbiamo la necessità di credere in un futuro passo positivo, augurandoci un cambiamento risolutivo nell’assistenza alle vittime ma soprattutto nella prevenzione, in modo che la giustizia miri a potenziare la supervisione dell’eccesso di velocità ma anche dell’abuso di alcol, droga, locali notturni e tant’altro: non possiamo più fingere di non sapere, non possiamo più stare a guardare. Urge l’autocontrollo del cittadino, con l’autoeducazione nel rispettare le regole per sé e per il prossimo.

Cancelliamo, una volta per tutte, il timore di un’imminente vittima, fermiamo questa strage continua con un definitivo basta.

Strage continua
Elena Valdini
Chiarelettere, 2008
Pagine 200
Prezzo di copertina € 12,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist