Maria Franzé, una scrittrice-lettrice onnivora

Una scrittrice che è al contempo lettrice onnivora, colei che fa della letteratura e della narrativa il suo stile di vita. L’avevamo conosciuta con Il risveglio, e adesso l’abbiamo incontrata per scoprire quella sua interiorità un po’ nascosta tra le pagine dei suoi diari. Maria Franzé è così che ha risposto timidamente alle nostre domande.

Com’è nata l’idea del suo libro? E i personaggi in che modo hanno preso forma?
L’idea di scrivere un libro risale alla mia adolescenza. Ho numerosi diari, dove mi divertivo a narrare storie, ambientate in luoghi e in epoche storiche che amavo o che sognavo di conoscere. I personaggi nascevano dalla fantasia, però con caratteristiche fisiche e umane di persone reali che più colpivano, in negativo e\o positivo, la mia immaginazione.

Come mai ha deciso di autoprodursi?
Sono poche le case editrici, che rispondono quando il libro non è di loro interesse, comunque quelle che lo fanno si limitano cortesemente a rifiutare senza dare nessuna valutazione critica. Preferisco scrivere più che pubblicare. Scrivere è per me soprattutto uno spazio di totale libertà. È innegabile che sia bello e importante anche il confronto, il mettersi in gioco e la condivisione, che una pubblicazione comporta.

Cosa si prova a vedere un proprio libro tra le mani e quali aspettative si creano?
È una sensazione molto forte, la storia non ha più bisogno di te, è conclusa. È come se in qualche modo non ti appartenesse più. Al libro preferisco l’idea che nasce e si sviluppa, amo l’atto creativo.

Qual è il messaggio che i suoi lettori dovrebbero principalmente cogliere?
Io credo che la letteratura è vita, i libri parlano sempre di vita e questo è il generale e principale messaggio anche del mio libro.

Che scrittori legge e quali predilige?
Sono una lettrice onnivora, amo in sommo grado Dostoevskij, Proust, Tolstoj, Lessing e Saramago.

Ha in cantiere altri lavori?
Sì, ho in programma di riprendere un romanzo iniziato tre anni fa.

Qual è il messaggio che vorrebbe lasciare ai posteri?
«Ciascuno si consigli da sé e faccia quello di cui non può fare a meno», questa frase di Goethe rappresenta in parte la mia visione di vita.

 

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist