Il poema sacro: la Commedia di Dante illustrata da Roberto Casadio, Mario di Cicco e Angelo Ranzi

Il prestigioso palazzo Morattini a Pievequinta Forlì, di proprietà del Comune e in gestione dell’Associazione “Amici della Pieve” riapre le porte alla Mostra di Pittura per la stagione d’autunno 2013 con l’inaugurazione che si terrà sabato 16 novembre 2013 alle ore 17:00.
Palazzo Morattini è situato in via Armellino numero 33 appena fuori Forlì ed è l’attuale sede oltre che dell’Associazione “Amici della Pieve” Onlus anche del Comitato di Quartiere “Casemurate-Pievequinta-Caserma”. La sua mole imponente e squadrata immette in un’atmosfera nobile che riporta al passato.
Il Palazzo ha linee architettoniche molto sobrie ed austere, dall’ingresso al piano terra si accede al grande salone centrale e allo scalone che porta ai piani superiori.
Il salone principale immette in quattro stanze, due a destra e due a sinistra, attraverso una grande porta; salendo invece il nobile scalone di pietra, ornato da una stupenda balaustra settecentesca in marmo, si accede al piano nobile, in forme identiche a quelle del piano terra. Anche qui restano le cornici vuote dalle tele e qualche traccia degli stupendi camini alla francese, di cui erano dotate tutte le stanze.
Il salone principale, molto più alto di quello del piano terra, con la sua volta arriva fino al tetto e nei suoi lati lunghi si aprono delle finestrelle segrete che danno sul terzo piano e che permettevano di poter guardare senza essere visti.

È qui nel piano nobile che prenderà vita il viaggio di Dante attraverso le opere artistiche dei tre pittori forlivesi, al fine di conoscere ed apprezzare ancora di più il poema sacro che da secoli incanta il mondo intero. L’Associazione cura e segue con molta attenzione la buona realizzazione di eventi e mostre.
L’impegno attuato e svolto da parte di tutti i Soci ha fatto sì che l’Associazione “Amici della Pieve” dai dodici Soci Fondatori iniziali arrivasse ai sessantadue Soci attuali e che la sede definitiva diventasse, già dal 2001, il prestigioso Palazzo denominato Morattini Monsignani.
Flores Farneti segue, cura e organizza le esposizioni pittoriche che si svolgono in primavera e in autunno, mentre Mauro Mariani cura e segue principalmente la parte storica, in quanto l’Associazione Onlus “Amici della Pieve” coltiva fra le proprie finalità, quella di tramandare il patrimonio culturale e storico legato alle radici della propria Terra, la Terra di Romagna. sotto la Presidenza della Signora Alice Lugaresi in carica dal 2010. Molteplici e lodevoli sono le attività e gli eventi proposti dall’Associazione.

Quest’anno la Mostra di Pittura si apre con una lirica artistica dai toni alti ed eccelsi in quanto la Mostra è interamente dedicata a Dante Alighieri ed al suo viaggio ultraterreno che da secoli incanta tutti coloro che vi si addentrano.
La Terra di Romagna ospita Dante Alighieri attraverso tre pittori romagnoli, a ciascuno dei quali è affidata una delle tre stelle, citando metaforicamente lo stesso Dante Alighieri e le stesse parole dal sommo poeta utilizzate per chiudere le tre fasi del suo eterno viaggio.

Sono infatti le stelle e la loro collocazione a chiudere l’Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso. Le tre parti del poema dantesco terminano infatti con la parola stella, così da sugellare l’importanza del simbolismo astrologico all’interno dell’intera opera letteraria. L’Inferno si chiude con “riveder le stelle” per dare spessore alla condizione propriamente umana, dove è possibile solamente percepire la realtà ultraterrena, senza potervisi ancora addentrare.
Il Purgatorio si chiude con ”purificato e pronto a salire alle stelle” dove l’aspirazione dell’uomo di accedere al trascendentale, necessita di purezza e distacco dalla realtà terrena.
Infine il Paradiso si chiude nel suo verso finale con “ L’Amor che muove il Sole e l’altre stelle”, raggiungendo finalmente la meta ultima del viaggio celeste di Dante, il centro divino che è oltre tutte le sfere, il “motore immobile” di ogni cosa, utilizzando l’espressione di Aristotele.
A palazzo Morattini saranno tre le stelle romagnole che illumineranno il viaggio di Dante, attraverso la loro luce e la loro arte pittorica. Il 16 Novembre 2013 in occasione della Mostra “Il Poema Sacro” esporranno i pittori Roberto Casadio – Mario Di Cicco – Angelo Ranzi. Roberto Casadio, noto pittore forlivese è nato a Forlì il 30 settembre 1942. Diplomato al liceo artistico di Ravenna nel 1961, ha poi frequentato l¹Accademia di Belle Arti della stessa città, dove si è diplomato sotto la guida di Umberto Folli e Giulio Ruffini. Dal 1965 al 1970 ha insegnato educazione artistica presso scuole medie e superiori di varie città del nord e dell’Emilia Romagna e poi, dal 1976 al 1999, a Forlì
Ha partecipato a numerose mostre collettive e fiere d’arte tra le quali “Vernice”, “Contemporanea” e alla “Fiera d’Arte Internazionale”di Strasburgo. I lavori di Roberto Casadio sono esposti anche nella pinacoteca cittadina; alcuni di questi appartengono alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e molti altri si trovano in numerose collezioni private.
Inoltre Casadio vanta numerosi Premi e riconoscimenti, fra i più importanti: “Marco Aurelio” (Roma 1975), “Campigna-S.Sofia”, “Frasca d’Argento”; Premio Nazionale di Pittura e Scultura Bagno di Romagna ed è presente in numerosi e prestigiosi Cataloghi d’Arte.

Roberto Casadio ha curato per la parte illustrativa il primo volume (Inferno) di una serie in tre temi della Divina Commedia.
Le opere del pittore Casadio sono nate per illustrare il Volume-Catalogo L’Inferno di Dante a cura di Andrea Brigliadori, edizioni ll Ponte Vecchio, edito nel 2010.

La prima delle tre cantiche, proposta nel volume catalogo, conforme all’edizione critica di Giorgio Petrocchi, raccoglie le letture dei singoli canti che sono state realizzate da Simonetta Bini, Andrea Brigliadori, Valeria Capelli, Pantaleo Palmieri, Marilena Raggi e Francesca Rosetti in occasione delle Lecturae Dantis tenute nella Chiesa di San Donato in Polenta, nella Basilica di San Mercuriale e nella Chiesa del Suffragio in Forlì, a cura della Accademia dei Benigni di Bertinoro e della Associazione Culturale “San Mercuriale” di Forlì.
Roberto Casadio ha realizzato 51 tavole più una trentina di disegni preparatori. Così come lo ha presentato l’egregio Professor Andrea Brigliadori:

I trentaquattro canti sono corredati da cinquantuno tavole illustrative e dai disegni preparatori del pittore forlivese Roberto Casadio, la cui opera pittorica, per la sua disposizione al realismo e all’espressionismo, è volta a rappresentare fin dalle origini qualcosa di molto simile all’inferno terreno di cui tanto ci parla Dante Alighieri. Casadio ha scelto di collocare le figure umane e diaboliche in primo e primissimo piano, ottenendo così un risultato di lacerante efficacia nei volti e nei gesti di demoni e dannati: in tal modo, i personaggi dell’Inferno dantesco rivelano tutto il drammatico stravolgimento inflitto loro dal contrappasso della pena e nello stesso tempo manifestano di quanta umanità si impastino il male che hanno commesso e il male che ora soffrono.

Le figure umane rappresentate sono reali, intense e intrise di una pesante drammaticità, capace di dare forma e fisicità alle anime dannate così da apparire infine più terrene che ultra-terrene.
Mario Di Cicco è nato a Santa Sofia nel 1961 e vive a Forlì. dove insegna Arte Applicata ai Metalli, quali cesello e sbalzo insieme all’insegnamento del Design nel corso sperimentale dell’Istituto Statale d’Arte già dal 1986.
Inizialmente ha conseguito il Diploma in Arte dei Metalli nella stessa scuola in cui attualmente insegna, per poi frequentare l’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ottenendo il Diploma in Pittura. E’ un artista molto prolifico nelle sue attività, che hanno come comune denominatore la grafica e che gli hanno permesso di esplorare e di addentrarsi in diversi spazi espressivi dell’universo artistico. Sono numerosi i percorsi intrapresi da Mario Di Cicco, fra i quali prima il restauro e il ripristino decorativo, fino a giungere gradualmente alla progettazione di spazi di maggiore e vasto respiro.

Paralleli sono stati lo sviluppo dei progetti di ricerca, realizzati anche in collaborazione con enti locali e con il lavoro didattico legato alle arti così dette minori, quali: la lavorazione dei metalli, le tecniche della pittura e della doratura su legno, le arti plastiche, che hanno contribuito a fornire una definizione più specifica ed ampia delle competenze affrontate nel nuovo corso sperimentale di Design, presso L’Istituto Statale d’Arte in Forlì.

Mario Di Cicco sa muoversi ed esprimersi abilmente anche in mezzo al disegno, alla grafica, alla tempera e all’acquerello. Così che a lui e alla sua arte è stato affidato il Purgatorio. Dopo l’Inferno dantesco, illustrato da Roberto Casadio, Mario Di Cicco ha proseguito il viaggio nell’opera di Dante, esplorando il Purgatorio attraverso l’uso sapiente della matita e del pennello.

L’artista ha interpretato i difficili canti del Purgatorio, proposti in modo nuovo e narrati da un diverso punto di vista sostenuto in questo dai preziosi suggerimenti del Professor Andrea Brigliadori che ha curato il volume, edito dalla Società “Ponte Vecchio” – Cesena dal titolo Il Purgatorio di Dante illustrato da Mario Di Cicco.
La raffigurazione del Purgatorio si avvale di rappresentazioni con forme nuove d’espressione dove i colori, a volte tenui e a volte forti, creano degli incisivi e significativi contrasti di colore. Qui si percepisce nuovamente la trascendenza, colta da un punto di vista terreno.

Il prestigioso volume è stato presentato all’Auditorium Cariromagna di Forlì nel dicembre 2011 impreziosito dai versi danteschi e dalle 34 immagini realizzate da Di Cicco.
Anche la pubblicazione del Purgatorio è stata completata dai commenti dei singoli canti che sono stati realizzati da Simonetta Bini, Andrea Brigliadori, Valeria Capelli, Pantaleo Palmieri, Marilena Raggi e Francesca Rosetti in occasione delle “Lecturae Dantis” che si sono tenute a Polenta e in due chiese forlivesi a cura dell’Accademia dei Benigni di Bertinoro e dell’Associazione culturale San Mercuriale di Forlì.

Ad Angelo Ranzi è stata infine affidata la trascendenza celestiale del Paradiso realizzata nel libro Il Paradiso di Dante illustrato da Angelo Ranzi curato da Andrea Brigliadori ed edito dalla società editrice Il Ponte Vecchio.
Ranzi è nato a Forlì nel 1930 ed ha conseguito il diploma presso l’Istituto Tecnico di questa città romagnola.
Giovanissimo ha iniziato a dipingere nel 1945 come autodidatta, per poi continuare sotto la guida del pittore G. Mandolesi.
Ha realizzato la sua prima mostra personale nel 1957 e da allora ha partecipato a numerose esposizioni, presentando varie tecniche pittoriche che spaziano dall’olio, al monotipo, e all’acquarello.
Angelo Ranzi, con abilità e versatilità, ha creato numerose acqueforti, litografie, xilografie, incisioni e sculture.

Inoltre ha anche illustrato diversi volumi, conquistando elogi e riconoscimenti artistici di rilievo, fra i quali: la medaglia d’oro ricevuta per meriti artistici dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena e la “Lom d’or” dall’Accademia dei Filopatridi di Savignano.

Grazie anche alla delicata sensibilità artistica che fluisce attraverso la sua creatività, Angelo Razi ha chiuso la trilogia delle tre cantiche dantesche, commentate dai letterati e illustrate dagli artisti romagnoli. Così che i tre volumi di grande formato costituiscono una pagina importante della cultura italiana e romagnola.

Nel volume edito dalla Società “Ponte Vecchio” e curato dal Professor Andrea Brigliadori ,l’artista Angelo Ranzi ha illuminato di luce propria, il Paradiso con 40 tavole a colori nel libro Il Paradiso di Dante illustrato da Angelo Ranzi. Ranzi conclude il Paradiso con grande intensità emotiva che nelle tavole si coniuga al meglio con la sua delicata abilità artistica e con la sua grande capacità di dare risalto a luci e a sfumature fin negli angoli più remoti.

Una mostra di pittura da visitare per compiere un nuovo viaggio verso le infinite stelle dantesche, insieme al sommo poeta e ai tre pittori romagnoli che così appassionatamente ne hanno indicato la via, presso palazzo Morattini a Pievequinta Forlì, da sabato 16 novembre 2013 con l’inaugurazione alle ore 17 fino a sabato 22 dicembre 2013. La Mostra sarà aperta nei giorni di sabato e domenica dalle ore 16 alle ore 19.

 

 

Rosetta Savelli

Scrittrice