Casa per casa, strada per strada. La passione, il coraggio, le idee – Pierpaolo Farina

Enrico Berlinguer: basta pronunciare questo nome e a molti viene un brivido perché è colui che al primo posto ha sempre messo il suo popolo, i relativi problemi e mai se stesso. Leggendo questo sicuramente chi lo ha conosciuto ritroverà qualcosa che lo lega a lui e anche chi lo ha conosciuto solo attraverso documenti riuscirà a conoscere un Berlinguer unico. Se pensiamo che a scrivere questo libro è un giovane che non ha conosciuto di persona Enrico, ma a lui e alla sua politica si sente legato perché solo sentendo la sua voce attraverso i filmati prova tanta emozione, quella vera che solo una persona come Enrico poteva dare e, nonostante oggi non c’è più fisicamente, riesce ancora a trasmettere oltre a quella rabbia (buona) che ci permette di ribellarci.
L’autore ci ha voluto presentare nella prima parte del libro un Enrico familiare legato alla sua quotidianità mentre nella seconda parte ha parlato di Berlinguer politico attraverso varie testimonianze e documenti tra cui quella di Hobsbawm, Calvino, Bocca, Montanelli, Foa, Bobbio, Pintor, Sanguineti e Montalcini.
Molto significativa sicuramente la prefazione a cura di Scalfari che ci parla di un Berlinguer a cui tutti volevano bene e chi era comunista lo vedeva come un amico, una guida e quello che colpisce di Scalfari sono le parole conclusive.

Mi è rimasto impresso a distanza di trent’anni di aver pianto per la morte di Enrico Berlinguer consolato da Pietro Ingrao. Forse se fosse vissuto più a lungo il Paese sarebbe più accettabile di quanto è, ma la storia ovviamente non sia con i se.

Una testimonianza su Enrico del libro che colpisce è quella riferita sull’Unità:

Un uomo della classe operaia e del popolo, l’uomo del nuovo socialismo e della lotta per la pace. Una grande forza politica della democrazia italiana.

Molto significative anche le parole che Enrico ha rilasciato nell’unica intervista a Biagi.

Non posso dire a Dio che sono sincero, non sono credente.

Benigni di Enrico descrive l’amore che prova, basti pensare a quando dice che non amava la politica molto da giovane, ma andò a quel comizio solo per ascoltarlo.

Si sa chi muore, ma non chi nasce […] Morire a sessantadue anni è come nascere a ventiquattro mesi” si sottolinea nel libro di Farina.

Le tante altre testimonianze che scrivono di lui evidenziano la novità di Enrico politico, basti pensare al compromesso storico, alla sua apertura verso i più deboli e anche ai diritti delle donne, e di un Enrico amico e familiare verso tutti.
Il 13 giugno del 1984 la piazza era piena per il suo funerale e credo che oggi nessuna piazza si riempirebbe come quella per un funerale di un politico, perché al di là di tutto lui sapeva amare di quell’amore che solo una persona che crede in certi valori può.

Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e l’ingiustizia.

È una frase che raccoglie l’importanza di questo libro scritto da una persona che vuole mantenere la memoria di Berlinguer ma soprattutto farlo conoscere ai più giovani per dare quell’input per non arrendersi perché dobbiamo sempre rialzarci anche nelle difficoltà.

 

Casa per casa, strada per strada. La passione, il coraggio, le idee
Pierpaolo Farina
Melampo, 2013
Pagine 398
Prezzo di copertina € 17,50

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice