Manna e miele, ferro e fuoco – Giuseppina Torragrossa

Romilda Gelardi, la protagonista del romanzo nasce in una notte di tormenta. Ella si rivela subito una bambina speciale, capace di stabilire un dialogo istintivo con cose e persone.

Nevicava a lassa e pigghia da tre giorni, fiocchi larghi come fazzoletti erano caduti dal cielo trasformando le trazzere in lunghi e scivolosi nastri dai bordi arricciati. Gli scarponi non avevano alcuna presa sulla discesa traslucida e il ragazzo allargava le braccia per dare stabilità al suo corpo fragile.

Il padre Alfonso capisce che forse solo Romilda può ereditare i segreti del suo mestiere; quello del mannaluoro: uno dei pochissimi depositari dell’arte di estrarre dai frassini la manna, sostanza dalle miracolose virtù nutritive e curative. Don Francesco, barone di Ventimiglia, la chiede in sposa ancora bambina e accettare le nozze significherà lasciare il bosco, conoscere le durezze di una vita più agiata ma profondamente dura.
La Sicilia, il fuoco, la famiglia sono i temi che la scrittrice ama molto inserire nei suoi libri. Leggendo il romanzo si sente il fuoco, quel fuoco che scalda e avvicina a se, e quello che allontana perché brucia troppo.

 

Manna e miele, ferro e fuoco
Giuseppina Torragrossa
Mondadori, 2011
Pagine 382
Prezzo di copertina € 19,00

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice