Dire e nascondere – Giambattista Bergamaschi

Scrivere e anche leggere le poesia non è sempre facile, perché ciò che si nasconde nei versi, talora ermetici, può risultare inaccessibile a chi manca di sensibilità. Se, infatti molte liriche si affacciano alla realtà di tutti i giorni, tante altre si elevano alla spiritualità dell’insondabile.
Giambattista Bergamaschi, che avevamo già conosciuto con Storielle Strastrane, questa volta ha dedicato ai lettori un suo importante saggio dedicato alla poesia appunto, non tanto dal punto di vista di scrive ma da chi la legge. Insomma, ha voluto fornire al lettore una chiave di lettura per entrare in questo mondo metafisico.

Dire e nascondere, rivela alcuni segreti di chi è poeta, risalendo – per i più fortunati che riescono a carpire qualcosa in più tra le righe –, al suo inconscio. L’analisi letteraria del saggio può sembrare inedita perché chiede quasi al lettore di comprendere ciò che il poeta vuole dire, perché magari quest’ultimo stesso non lo sa e vuole che siano gli altri a risalire al suo alter ego. Ed è questa autonomia di fondo che balza agli occhi, perché Bergamaschi, che conosce chi sta davanti alla cattedra (essendo insegnante di Lettere) non poteva, anche questa volta, non stare dalla parte di chi studia le opere in versi affidandosi quasi sempre all’analisi critica imposta dall’alto.

In ogni vero poeta il dato oggettivo si carica di “senso” emotivo, integrandosi nell’intima sua “vicenda psicologica” quale vissuto affettivamente carico, pungente materia di poesia, “intuizione lirica”.
Egli “vede”: “con il cuore” intuisce l’oggetto.
Dentro di sé.

Il testo si compone anche di una silloge di sue preziose ed erudite composizioni, di diverso carattere. In ultimo, come lui stesso scrive dedica un’opera speciale, spiegandone il motivo della sua «ragione d’essere».

Non è indirizzata ad alcuno, non è stata scritta per ricevere complimenti o salamelecchi, non s’attende il plauso di chicchessia, tanto meno dentro l’infernale sardana di un circo massimo, di un social network.
Altro è il suo senso, diversa la sua ragion d’essere.

Un saggio per tutti, per studenti ma soprattutto per quelli che hanno da sempre frainteso il valore della poesia come qualcosa di innescabile e talvolta persino noioso, scaricabile gratuitamente su http://www.grazzaniseonline.eu/IMG/pdf/dire_e_nascondere.pdf

 

Dire e nascondere. Il segreto del poeta
Giambattista Bergamaschi
Grazzaniseonline, 2014
Pagine 64

 

 

 

 

 

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist