La casa degli spiriti – Isabel Allende

Quando si legge un capolavoro è difficile definirne dettagliatamente le caratteristiche, perché si ha sempre la “paura” di non esprimere tutto ciò che ci sarebbe da dire. È questo il caso di un evergreen di Isabel Allende, il suo primo testo che l’ha relegata nel successo di fama mondiale. In effetti La casa degli spiriti è un’opera completa, una saga familiare che segna un’epoca di sentimenti calati nell’evolversi della società anche dal punto di vista politico. Un libro che racconta del Cile, dagli anni ’20 fino al golpe del ’73, descrivendo persino la forte scossa di terremoto del ’60 che devastò il territorio, cambiando anche le persone che riuscirono a salvarsi.

Come non innamorarsi dei personaggi attraverso i quali il lettore soffre, gioisce, nutre rancori, e persino piange. Come non colpevolizzare e nello stesso tempo valorizzare quell’Esteban Trueba, il personaggio cardine di cui percorriamo l’esistenza talvolta punendolo col pensiero talaltra elevandolo a eroe. Si avvicendano donne il cui coraggio, bellezza, femminilità, lotta e forza attanagliano e meravigliano tutti quelli che le osservano, donne capace di amare, di lottare, e a loro volta amate, violentate, seppellite e morte incidentalmente.

I volti di questo meraviglioso libro sono tanti, tutti ben definiti e interconnessi fra loro. Ognuno diverso dall’altro, con una forza d’animo quasi invidiabile. Ma chi fa da cornice a tutto questo è la storia sociale cilena, la riforma agraria, il rovescio della politica con l’avvento del socialismo di Salvator Allende e il golpe di Pinochet che con la sua dittatura militare sottomette la popolazione con atrocità sorprendenti.

 E poi l’uomo più importante, il già citato Esteban Trueba, forte e vigoroso, talvolta amabile talvolta odiabile da impersonare quasi il demonio, il cui carattere affascina al punto da considerarlo un paladino ma anche vittima del sistema e dei sentimenti che prova. Lui che ha costruito tutto il suo impero grazie alle sue sole forze, rivendicando gli sperperi del padre, è controverso nei sentimenti. Perché pur amando ha un’ira innata che deve domare ogni tanto, e che sfoga violentando le vergini povere delle campagne oppure frequentando qualche prostituta. Malgrado ciò non è condannabile perché persino sua moglie resta insensibile a questi fatti, continuando la sua spensierata vita tra i suoi spiriti, come se la cosa non la riguardasse affatto.

La sua indole predominante era il cattivo carattere e la tendenza a diventare violento e a perdere la testa, caratteristica che aveva fin dall’infanzia, quando si gettava a terra, con la bocca piena di schiuma, senza poter respirare dalla rabbia, sferrando calci come un indemoniato.

La sua Clara, che lo ha sposato perché così lei stessa si era predetta, è una chiaroveggente che sin da piccola con la forza del pensiero era capace di spostare la saliera, ma dai sentimenti umani e tante volte condivisibili. Una donna che abbiamo visto nascere e morire, divenendo mamma e nonna di due ragazze altrettanto forti e al tempo stesso schiacciate e vittime della società che solo alla fine si riscattano. Lei, amata follemente dal suo uomo, che per scuoterla dalla sua vita parallela fa l’impossibile, rappresenta la forza di quella casa dell’angolo e della dimora di campagna delle Tre Marie che vede nascere nuovi amori e rancori.

La memoria è fragile e il corso di una vita è molto breve e tutto avviene così in fretta, che non riusciamo a vedere il rapporto tra gli eventi, non possiamo misurare le conseguenze delle azioni, crediamo nella finzione del tempo, nel presente, nel passato, ne futuro, ma può anche darsi che tutto succeda simultaneamente.

Ricchezza, povertà, indignazione, sottomissione, vittimismo, vendetta, potere e decadenza si intrecciano nella trama ricca e ben articolata. Un romanzo dai sentimenti attuali, che scorgiamo tutti i giorni quando conosciamo qualcuno che solo facendo il sottomesso riesce a dare un senso alla propria vita, oppure che regala il fascino della ribellione, della frivolezza o la pacatezza di chi si dedica al lavoro e a sfamare i più bisognosi. Sentimenti contrastanti sovrastano le righe e le emozioni di chi lo legge. Un testo che ci fa sentire in dovere di conoscere il Cile, e tutti i paesi latini, nei colori e nelle sfumature che la natura amaramente e benevolmente offre.

 

La casa degli spiriti
Isabel Allende
Feltrinelli, 1983
Pagine 366
Prezzo di copertina € 8,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist