La Vita Nuova di Fabrizio Di Stazio

In questa intervista si racconta lo scrittore Fabrizio Di Stazio. Si è diplomato al Liceo artistico, laureato a Bologna al Dams (Dipartimento Arti Musica e Spettacolo). Ha pubblicato Vita Nuova e qui ci racconta le emozioni e le tematiche inerenti ai problemi di questo periodo.

La scrittura cosa rappresenta per lei?
Per Carlo, uno dei protagonisti del mio romanzo, la scrittura è una valvola di sfogo, una finestrella da aprire appena sente la necessità di rifugiarsi altrove, ed io utilizzo questo meraviglioso mezzo esattamente come lui. Grazie alla scrittura riesco a comunicare ciò che sento, cosa che forse non riuscirei a fare in altri modi, mi permette di esprimere le mie emozioni e le mie sensazioni in modo libero. Osservo la realtà e attraverso la scrittura ho la possibilità di manipolarla e creare il mio mondo.

Quando ha iniziato a scrivere?
Mi sono avvicinato alla scrittura in età adolescenziale. Ho iniziato scrivendo brevi storielle che tenevo per me, chiuse in un cassetto. Crescendo ho pensato che quelle storie potessero diventare qualcosa di più, e così nella mia testa ha cominciato a prendere forma una storia che con il tempo è diventata Vita Nuova. Ora non posso più farne a meno, è un bisogno, come respirare e mangiare.

Quali sono gli scrittori che ama di più?
Amo la scrittura cruda e immediata di Niccolò Ammaniti, la forza e la bellezza descrittiva di Sandro Veronesi e l’innata eleganza e ricchezza del romanzare di Alessandro Baricco.

Grazie a chi…?
Grazie alla mia famiglia, che mi ha trasmesso sin da piccolo l’amore per la lettura e l’arte in generale. Ringrazio mia moglie Beatrice per avermi dato il coraggio e la forza di credere nella mia passione. Senza di lei molto probabilmente non avrei mai portato a termine Vita Nuova.

Il pubblico come risponde?
Il mio romanzo inizialmente doveva rimanere una “questione di famiglia”, poi quasi per caso finisce nelle mani del Professor Carlo Iannola, presidente dell’Università della III età di Pereto, il quale mi spinge a promuovere nella zona il mio scritto. Devo dire che sono rimasto sorpreso positivamente dalla risposta del pubblico e confesso che mi regala sempre un piacevole imbarazzo incontrare persone che hanno letto e apprezzato il mio romanzo.

Progetti futuri?
Come ho già detto per me scrivere è diventata un’esigenza, quindi per il futuro ho in progetto di scrivere ancora. In cantiere ho un nuovo romanzo che spero possa avere la stessa fortuna di questo.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice