L’onda – Todd Strasser

Autocrazia, disciplina, potere e manipolazione. Il libro in questione, volutamente ricordato per questa giornata della memoria non è sul nazismo, né un voler mettere in scena un dispotismo dittatoriale. È qualcosa di più. Forse un ritornare sui propri passi strettamente personali, per aiutare l’alunno a ragionare con la propria testa. In sostanza ci aiuta a capire perché i tedeschi hanno sposato la causa nazista. Così il professore protagonista fa un esperimento sociale.

L’idea sembra nata per gioco, per invogliare gli studenti ed entusiasmarli nelle tematiche eternamente scottanti per i tedeschi; e sensibili anche a distanza di anni. Impersonare un avvenimento storico, come in una rappresentazione teatrale ci permette in genere di entrare nel personaggio, capendolo, studiandolo. Ciò non significa che bisogna giustificarlo e seguirlo. È questo L’onda di Todd Strasser, pubblicato da Rizzoli.

La mente giovanile è vulnerabile, cerca la persuasione in una figura carismatica, sia questa un adulto qualsiasi, sia nello specifico un coetaneo più sfacciato, sia un padre spirituale, sia un capo politico, sia un insegnante. Subire il fascino di chi è più forte caratterialmente può giustificare molti comportamenti, e può cambiare il corso esistenziale di chi è più debole. In tal senso si percorre quasi involontariamente una strada tendenziosa e manipolatoria, con conseguenze persino irrimediabili.

Questa la tematica principale: la manipolazione di massa involontaria. E, si può aggiungere, l’accorgersene troppo tardi. Il libro tocca temi scottanti, e con durezza; mentre all’inizio si presenta quasi come un piacevole gioco, alla fine sprofonda nel dramma da un lato e libera quello che è diventato incubo dall’altro. Una tragedia mai pensata, mai voluta, quasi irreale; per concludere con degli occhi dallo sguardo incredulo, preoccupato e segnato per sempre.

L’autore ha inscenato volti e azioni talvolta involontarie, spinte dalla personale frustrazione dell’individuo, emerse dal classico voler dimostrare di farcela malgrado i tanti “se” e “ma”. Il prendere troppo a cuore gli avvenimenti che ci rendono leader scatena disastri psichici al gruppo e distrugge ogni affetto spontaneo che l’altro ci dona. Seminare negli altri la nostra personalità per innalzare il carisma e l’autostima non porta frutto, perché ogni germoglio nasce da un albero già formato e sicuro innanzi tutto di sé, senza cercare negli altri certezze e/o dimostrazioni per puro vanto.
Insegnare sì, ma in classe con distacco professionale, senza coinvolgimenti né confidenze superflue che possono influenzare l’adolescente. In fondo basta poco per addomesticare l’ego.

 

L’onda. La storia non è un gioco
Todd Strasser
Rizzoli, 2009
Pagine 168
Prezzo di copertina € 12,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist