Polizia – Jo Nesbo

La città di Oslo è sconvolta da orrendi delitti. Un serial killer, soprannominato “il macellaio dei poliziotti”, si sta accanendo contro il corpo di polizia. Dopo avere attirato gli agenti sul luogo di delitti irrisolti, ne maciulla i corpi. Nessuno sembra essere in grado di risolvere l’enigma. Le forze in campo, tutte vecchie conoscenze, brancolano nel buio. Ci vorrebbe Harry Hole, l’esperto in assassini seriali. Ma Hole è irreperibile. Lo avevamo lasciato nel romanzo precedente, “Lo spettro”, a cui la storia spesso allude, centrato in pieno petto da tre colpi di pistola. Anche ammesso che Harry fosse ancora vivo, sarebbe disposto ad occuparsi del caso? Aveva promesso a Rakel, la sua storica compagna, che non si sarebbe più fatto coinvolgere. Ma può l’amore per una donna salvare un uomo da se stesso e mettere a tacere i fantasmi che albergano nella sua mente?

Polizia di Jo Nesbo inizia proprio da qui. Con un uomo in coma, piantonato giorno e notte in ospedale, la cui identità rimane sconosciuta. Sarà Harry Hole? I colpi di scena si susseguono a non finire, nello stile tipico che ha reso grande Jo Nesbo. Uno scrittore che in soli dieci anni è balzato in testa alle classifiche dei paesi nordici e anche nel resto d’Europa ha ben pochi rivali.
L’assenza di Hole si avverte e diventa protagonista. Per chi ha letto tutti i romanzi di Jo Nesbo, quando si inizia a leggere “Polizia” si avverte una mancanza, un buco enorme che diventa voragine. I primi capitoli sono privi di smalto, a volte anche un po’ noiosi, forse a causa della traduzione. Ma ecco che da un certo punto in poi, si intravede la luce.

Quell’aria dura, distaccata, stanca di vivere che era solito indossare come un cappotto liso veniva spazzata via. Di colpo sembrava un bambinone allegro e raggiante. Come una bella giornata di luglio a Bergen. Benvenuta quanto rara e breve.

Harry Hole, con le sue intuizioni geniali, con quella sua attitudine all’autolesionismo da ex alcolista, con le cicatrici e le menomazioni esibite sul suo corpo, simbolo di vecchie battaglie mai del tutto sopite. È lui a fare la differenza.
E vogliamo riportare una frase di James Ellroy riferita proprio a Jo Nesbo:

Il più grande scrittore al mondo di crime sono io. Poi c’è Jo Nesbo che mi sta alle calcagna come un pitbull rabbioso, pronto a prendere il mio posto, appena avrò tirato le cuoia.

Come negare? La grandezza di Jo Nesbo sta proprio nel suo personaggio e nel fatto che rappresenti un “antieroe” in cui ci si identifica, nonostante le atmosfere truci e le trame crudelmente congeniate. Un uomo onesto con se stesso, che non ha paura di esibire difetti e debolezze. E che dal passato evolve, imparando dai propri errori.

Polizia
Jo Nesbo
Einaudi, 2013
Pagine 636
Prezzo di copertina € 21,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa