Per la prima volta online la collezione d’arte della Shoah

Sul sito dell’editore Chiarelettere appare per la prima volta una galleria virtuale interamente dedicata alla collezione d’arte della Shoah, un prezioso nucleo di oltre 170 dipinti, disegni, incisioni e sculture che lo scrittore Roberto Malini ha raccolto nel corso di tanti anni e donato al Museo Nazionale della Shoah di Roma. Malini è autore di importanti studi e opere educative sulla Shoah. Le opere d’arte della collezione furono realizzate da artisti ebrei assassinati nei campi di sterminio o sopravvissuti alla Shoah. “Questa donazione arricchisce enormemente il patrimonio di memoria conservato nel nostro paese”: con queste parole Malini fu ricevuto nel 2012 presso il Ministero dell’Interno e fu invitato a raccontare come è nato e come si è sviluppato negli anni il progetto sul salvataggio dell’arte della Shoah, un progetto che ha recuperato opere fondamentali per comprendere l’arte e la cultura del popolo ebreo in Europa prima della persecuzione nazista e durante l’Olocausto. L’editore Chiarelettere ha messo ora a disposizione del pubblico, per gentile concessione del Museo Nazionale della Shoah di Roma, un’ampia scelta di opere tratte dalla collezione, presentando il libro di Salvatore Giannella Operazione salvataggio, un libro che descrive le fasi di una “guerra” pacifica e fondamentale per la civiltà, quella di persone che hanno salvato migliaia di opere d’arte. Le loro storie riguardano la Seconda guerra mondiale e sono ricostruite da Giannella in un affresco emozionante e inatteso.

Le opere d’arte della Shoah saranno esposte in permanenza presso il Museo Nazionale della Shoah di Roma, la cui apertura è prevista per il 2015. La collezione è unica in Europa ed è tanto più preziosa se si considera che la massima parte delle opere degli artisti ebrei perseguitati dal regime hitleriano sono andate distrutte. Quelle sopravvissute lo devono ai casi più fortuiti. A partire dal dopoguerra alcuni nuclei di esse sono stati riuniti, spesso a seguito di faticose ricerche, nei musei sorti in Israele, in Europa e in America per conservare la memoria del genocidio del popolo ebraico. Solo un certo numero di quegli artisti ha dunque potuto essere riconosciuto e valorizzato. Molte personalità sono state cancellate dalla memoria storica e della loro produzione non rimane più alcuna traccia; di altri è forse ancora possibile reperire qualche superstite testimonianza. Questo è il compito che si è dato Roberto Malini il quale, con un tenace lavoro di recupero lungo oltre un decennio, è riuscito a raccogliere un nucleo di oltre 170 opere eseguite da artisti che perirono nei lager oppure da sopravvissuti alla persecuzione. Uomini che lavorarono tra mille privazioni, umiliazioni e tormenti nei campi di concentramento o nella clandestinità.

Chi si avvicinasse a questa collezione pensando di trovarvi anzitutto delle preziose testimonianze dell’epoca in cui sono state prodotte, rimarrà sorpreso dalla elevata qualità artistica di ogni singolo pezzo. Una parte di essi risale al periodo precedente allo sterminio (anni Venti e Trenta), altre si collocano invece negli anni cruciali delle deportazioni e altre ancora nell’immediato dopoguerra. La ricerca di Roberto Malini ha fatto emergere dall’oscurità maestri di notevole spessore, come Eugeniusz Aleksandrowski, Jacob Vassover, Tamara Deuel, nomi non ancora acquisiti dalla storia dell’arte. Di altri, già noti alla letteratura artistica, sono stati rinvenuti nuovi lavori: Shimon Balicki, Simcha Nornberg, Yehoshua Grossbard, Herbert Sandberg, Yehuda Bacon, Leo Kahn, Samuel Bak, Moshe Fishon, Moshe Chauwski, Leonard Bernstein, Fiszel Zber (Fiszel Zylberberg), Halina Olomucki, Esther Lurie, Regina Mudlak, Moshe Kupferman, Aldo Carpi e Simon Natan Karczmar. Infine completano la collezione opere grafiche conosciute di artisti noti: Leo Haas, Anatoli Kaplan, Richard Grune, Rudolph (Rudy) Lehmann e Hermann Struck. La raccolta costituisce l’unica collezione di arte della Shoah attualmente presente nel territorio nazionale. Dipinti, disegni e incisioni che, con i segni e i colori della memoria, testimoniano lo sterminio di milioni di esseri umani.

La galleria d’arte della Shoah nel sito dell’editore Chiarelettere:

http://www.chiarelettere.it/operazionesalvataggio/?imgshare=0

Link correlato:

http://www.museodellashoah.it/2012/01/donazione-di-roberto-malini-a-favore-del-museo-della-shoah-di-roma/

 

* Nella foto, Roberto Malini a Palazzo Chigi in occasione della conferenza stampa sulla donazione; opere di Simon Balicki ed Eugeniusz Aleksandrowski

 

Roberto Malini

Poeta, scrittore e sceneggiatore