Cristina Biolcati e la scrittura che può curare

Un’autrice che prima di scrivere legge, conosce e si appropria delle parole degli altri. Una persona che sa usare la penna, concretizzandola con i pensieri che ogni lettore vorrebbe sentirti dire. Cristina Biolcati ama scrivere e dialogare con il pubblico, ed esorta tutti quanti a vivere per ciò che si ama. L’abbiamo incontrata, e ci ha chiarito in che modo è possibile “curarsi con la scrittura”.

Come nascono i suoi personaggi?
Sembrerà strano, ma le idee possono arrivare in qualsiasi momento. Quindi tengo sempre una penna o una matita a portata di mano, per annotare lo spunto e poterlo elaborare in seguito, con più calma. Mi è capitato di trarre ispirazione andando in giro per la mia città, così come di sognare particolari che poi mi hanno portato ad elaborare delle storie. Quindi non ho un metodo preciso, ma un insieme di cose, di momenti, di coincidenze fortuite. Posso dire però che buona parte della mia produzione creativa avviene la notte.

A quale libro è più legata e perché?
Il diario di Anna Frank perché è stato il primo libro che mi hanno regalato da bambina e anche la mia prima lettura. Da lì poi è nata la mia passione per i libri.

Cosa vorrebbe che i suoi lettori carpissero dai suoi libri?
Che nella vita niente è come sembra e che non bisogna mai avere paura di esternare i propri sentimenti. Soprattutto con le poesie, io ho osato esprimermi soltanto negli ultimi anni. Be’ peccato! Ho perso un bel po’ di tempo!

Un messaggio per i posteri?
Ognuno di noi dovrebbe seguire le proprie inclinazioni. Non importa se le convenzioni sociali stabiliscono che quello dello scrittore non possa essere un vero “mestiere”. Se è quello che vi piace fare, fatelo con coraggio e senza rimpianti. Fatelo per voi stessi.

In che modo uno scrittore vive la sua vita e l’amore?
In un certo senso, la scrittura rappresenta proprio l’amore per uno scrittore. Può creare nuove storie, vivere nuove vite, trovare in essa consolazione ed eludere quella realtà che non lo soddisfa. Lo scrittore sa consolarsi e curarsi coi suoi scritti. Offrono alternative.

Quali i libri e autori preferiti?
Leggo di tutto, però i generi che preferisco sono il thriller e i romanzi autobiografici. Amo molto le storie realistiche, che parlano dell’uomo e delle sue miserie, senza nascondere nulla. L’unico genere che non leggo è il fantasy. Odio zombi e vampiri e tutto quello che non è verosimile.

Come vive la quotidianità, di cosa si occupa?
Ho lottato tanti anni contro la mia natura. Mi occupavo di assistenza telefonica ai clienti in ditte di trasporti o telefonia. Ma non ero felice. La mia passione è sempre stata scrivere. Da circa due anni direi che sono una casalinga che ha la fortuna di occuparsi di scrittura a tempo pieno.

Progetti futuri?
Ho preparato una seconda silloge poetica e sono in cerca di un editore. E vorrei realizzare anche una seconda raccolta di racconti. Ci sto lavorando.




Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist