Via il pannolino – Elena Dal Prà

Lo svezzamento da pannolino prima o poi riguarda tutte le mamme. Oggi si parla di educazione a togliere questo affezionato strumento, perché ci sono tantissime teorie educative circa questa pratica. Infatti, mentre le nostre nonne già alla prima estate utile (quindi intorno all’anno o anno e mezzo) facevano i tentativi con successo, nell’epoca contemporanea questo discorso incombe persino a 3 o 4 anni, quando è il bambino stesso a dire basta. Ma è giusto lasciar decidere ai figli? Vale l’affermazione “è pronto”, “non è pronto”?

Elena Dal Prà, nel suo Via il pannolino è stata esaustiva riguardo all’argomento, perché ha messo in evidenza senza dare giudizi a ogni tipo di causa e concausa. Poi, si sa, ogni pediatra dice la sua, ma di certo è che a ritardare questo tipo di svezzamento ci rimette l’ambiente, perché non è facile smaltire i pannolini, specialmente impregnati di sostanze organiche.
Il libro è molto interessante perché oltre alle teorie scientifiche riporta esperienze di mamme alle prese con questo momento che richiede tanta pazienza, ma soprattutto prontezza e perseveranza.

Spesso lo svezzamento da pannolino crea veri e propri momenti di sofferenza che coinvolgono genitori e figli. D’altra parte siamo stati noi ad avere messo il pannolino al neonato, che non lo ha chiesto di sua spontanea volontà. Quindi per prima cosa mettiamoci nei suoi panni: finora è sempre stato abituato a fare i suoi bisogni in santa pace senza che quasi nessun se ne accorgesse.

Lo spannolinamento può incidere persino sul carattere del bimbo, creando insicurezze e incertezze nel suo domani. Infatti non di rado alcuni avvertono disagi che risorgeranno nella loro adolescenza. Anche il modo con cui avviene tutto il processo può incidere nella personalità, e come ogni cosa a vincere è la dolcezza, mai la drasticità.

Alcune famiglie si rendono completamente disponibili verso i bambini, ponendosi in loro ascolto, ma, come sottolinea il famoso psicologo danese Jespers Jull, di recente questa tendenza ha creato un numero crescente di genitori manipolati dai figli, genitori ce si mettono in tutto e per tutto al loro servizio, pensando che ogni loro richiesta debba essere esaudita. […] In realtà queste famiglie danno ai figli molto di ciò che essi chiedono e molto poco di ciò di cui hanno bisogno; così troppo spesso si finisce con il ricoprirli di beni materiali e ci si esime dal dare loro di cui veramente necessitano: il nostro tempo, il nostro affetto, il gioco insieme, le giornate di festa trascorse in compagnia.

Di certo è che più il bambino è grande, più è difficile svezzarlo perché ha ben radicati alcuni comportamenti come quello di non trattenere la pipì e farla quando vuole. Mentre le abitudini e le educazioni, date al momento giusto, e quando questi piccoli sono più ricettivi, aiutano a gestire meglio le situazioni.

Un testo illuminante, perché ancora una volta verte sulla disponibilità e predisposizione che il genitore deve avere nei confronti del figlio, affinché cresca nel migliore dei modi: sicuro e capace di controllare il proprio corpo, senza denigrarlo. Il consiglio che poi viene fuori in maniera implicita è che ogni genitore non deve mollare alla prima sconfitta ma soprattutto mai tornare indietro. Quando si decide di togliere il pannolino bisogna continuare nella strada intrapresa, perché il retrocedere confonde le idee del piccolo facendogli perdere fiducia e stima, nell’adulto e in se stesso.

Via il pannolino
Elena Dal Prà
Il leone verde, 2011
Pagine 148
Prezzo di copertina € 15,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist