Leopardi – Pietro Citati

In questo libro l’autore racconta la storia di Leopardi ripercorrendone le maggiori opere. Si tratta di una lunga narrazione aperta a spunti romanzeschi.

Al principio della sua vita, Giacomo Leopardi era felice. Nell’infanzia, gioia, furia, ‘allegrezza pazza’ riempivano le sue giornate. Poi l’infelicità piombò su di lui.

Giacomo non riesce a vedere più né la natura né la bellezza; le emozioni e il suo entusiasmo si disperdono. Da quel momento riesce solo a sopportare: arte in cui diventa, in pochi anni, un maestro. Lo scritto mette in evidenza, inoltre, fin dalle prime pagine, la figura del padre di Leopardi, il conte Monaldo, colui che ha sempre seguito l’educazione di Giacomo e dei fratelli. La madre Adelaide fu una donna molto severa e Giacomo la vedeva come un idolo tenebroso e incomprensibile. L’infanzia, l’adolescenza e il rapporto con i propri familiari sono descritti nei particolari e con un linguaggio semplice e chiaro.
Conosciamo Leopardi e le città in cui ha vissuto, tra cui la sua Recanati, l’aristocratica e borghese Bologna, la primaverile Pisa, l’autunnale Firenze e la Napoli delle pasticcerie e dei bei panorami. Angoscia, solitudine delusione e un poco d’ironia sono le protagoniste di queste pagine. Ne vengono vari temi che riguardano il poeta tra cui quello dell’amore visto come rivelazione della natura “matrigna”.

Leopardi, dice Citati, era un materialista ma con un qualcosa di diverso; infatti, odiava la materia. Il poeta si abbandonò a uno studio matto e disperatissimo, che lo ha portato a un indebolimento del fisico. Nonostante tutto questo Leopardi non cerca la morte. Citati analizza i particolari della malattia che colpì Giacomo fra i sedici e i diciotto anni.

Leopardi è un attento osservatore della società che si sta evolvendo e un cercatore di atmosfere magiche; un personaggio istrionico e struggente, come lo sono tutte le sue opere, ed è un gran pensatore. Citati riesce a creare nuovi spunti di lettura delle opere letterarie di Giacomo Leopardi. E arriviamo alle pagine degli ultimi anni di vita del poeta, trascorsi con l’amico fraterno Paolo Ranieri e la sorella Paolina, in cui troviamo un Leopardi ironico che muore sorridendo all’amico, dicendo: «Totonno non vedo più luce».

 

 

Leopardi
Pietro Citati
Mondadori, 2010
Pagine 436
Prezzo di copertina € 10,00

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice