La casa stregata – Howard Phillips Lovecraft

La casa stregata è l’opera più celebre di Howard Phillips Lovecraft, ed è costituita da due racconti di una trentina di pagine ciascuno. L’edizione della quale vi parliamo è del maggio 2013, pubblicata dalla casa editrice Newton Compton, nella collana “Live”.
Considerato il caposcuola del filone dell’”orrore soprannaturale”, Lovecraft è l’unico scrittore americano a poter rivaleggiare con Edgar Allan Poe. Nato nel 1890 a Providence, nel Rhode Island, dove visse gran parte della sua vita, ha scritto un’ottantina di racconti, tre romanzi brevi e un gran numero di liriche e saggi. Quando a soli 46 anni morì, gran parte della sua produzione era ancora inedita, o pubblicata soltanto su riviste popolari ignorate dalla critica. La sua fama quindi è postuma, avendo creato una nuova categoria narrativa che sfida ogni tentativo di classificazione.
Il primo racconto, La casa stregata, dà il titolo al libro, ed è stato ispirato a Lovecraft da una casa realmente esistente a Providence, da lui definita “maledetta o nutrita di cadaveri”. Il tema è quello di antichi orrori che si risvegliano, di misteriose auree demoniache, capaci di creare pagine ricche di suspense e senso di oppressione.

All’angolo nord est di Bridge Street ed Elizabeth Avenue, si trova una casa terribilmente vecchia, un luogo infernale, con una superficie nerastra, non verniciata, il tetto ripido in maniera innaturale e una scala esterna che conduce al secondo piano, soffocata da un groviglio di edera talmente fitta, che non si riesce nemmeno a descriverne la forma.

La stessa tensione si respira anche nel secondo racconto, L’orrore a Red Hook, una storia apprezzata dagli amanti di questo scrittore, perché alimenta l’ipotesi che l’autore fosse un affiliato di una setta occulta, vista la precisione con cui riporta alcune formule utilizzate durante rituali esoterici.

Alcune settimane fa, a un crocevia nel villaggio di Pascoag, nel Rhode Island, un uomo alto e possente, visibilmente in ottima salute, diede mostra di un comportamento strano e incomprensibile.

Lovecraft fa risalire le radici della sua narrativa alle angosce e agli incubi più oscuri dell’animo umano. Lo stile adottato è originale, con lunghe descrizioni e totale assenza di dialoghi. La lingua è una sovrapposizione di termini e locuzioni settecentesche su un tessuto sintattico nettamente moderno, nel quale aggettivi desueti si accompagnano a precise terminologie scientifiche. Un suo modo naturale di esprimersi, nato dalle letture giovanili che pochi altri scrittori hanno tentato con pari efficacia. L’autore ha continuato a migliorarsi per tutta la vita, la sua sete di conoscenza ha avuto il sopravvento sulla presunzione.
Sebbene gli odierni autori di romanzi horror ci abbiano abituato a ben altro, è interessante scoprire, attraverso queste pagine, come il genere si sia sviluppato a partire dai suoi albori. Agli “psicothriller” ora tanto in voga, si può alternare una lettura caratterizzata da una scrittura elegante, ricca di eventi fantastici e surreali.
“Come si divertivano a spaventarci, gli scrittori del Novecento?”. È una domanda che forse tutti gli appassionati del genere si sono posti. Ebbene, leggendo La casa stregata di Lovecraft potrete avere una risposta.

 

La casa stregata
Howard Phillips Lovecraft
Newton Compton, 2013
Pagine 128
Prezzo di copertina € 0,99

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa