Non sono Bukowski – Anna Rita Foschini

Se desiderate un libro che vi faccia fare qualche sana risata e, al tempo stesso, un veloce “ripasso” sulle teorie più celebri dello scrittore statunitense Charles Bukowski (1920- 1994), vi consigliamo la raccolta di racconti di Anna Rita Foschini Non sono Bukowski. L’autrice, di origini toscane, ha pubblicato la sua opera nel settembre 2014 tramite youcanprint. Prima ancora di aprire il libro, la copertina dell’illustratore Diego Luci suggerisce che si tratti di una raccolta a carattere umoristico. All’interno di un cartello di divieto, spicca l’immagine della Foschini, ritratta nell’atteggiamento tipico del famoso scrittore. Sigaretta in mano, diremmo quasi “ostentata”, camicia bianca, aria vissuta che si ripercuote anche sulle ombre del sorriso. Assolutamente, l’autrice mette in guardia: “Don’t try”, ovvero mai cercare di imitare questo stile di vita, che ha fatto, in sostanza, di Bukowski un uomo dedito all’alcol e al vizio, confermando l’eterno connubio fra genio e sregolatezza. La raccolta consta di 48 brevi racconti con titoli presi a prestito dalla “produzione bukowskiana”, e dove la fantasia di Anna Rita Foschini ha potuto agire indisturbata. L’idea vera e propria è nata dalla partecipazione dell’autrice al Premio Letterario Antonio Fogazzaro 2014, dedicato al celebre scrittore americano, in cui ha ottenuto il secondo posto nella categoria humor.

Vi domanderete cos’abbia io, in comune con Bukowski. Vi rispondo subito e senza tema di smentite: assolutamente nulla. Non sono Bukowski e scrivo solo per diletto. Chi mi conosce sa che amo autodefinirmi una “scribacchina”, un’improvvisata imbrattatrice di documenti di Word. Massacro la tastiera giorno e notte (più di notte che di giorno), costringendo la mia fantasia a esplorare i generi letterari più disparati, non avendo ancora deciso quale mi sia congeniale.

L’opera è un misto di battute surreali e situazioni rocambolesche, con qualche spunto autobiografico. Tipico è l’episodio della fila all’ufficio postale, dove si trova un impiegato lento, pignolo e del tutto fuori luogo con le sue osservazioni. A chi non è mai capitato? Oppure dell’alter ego che improvvisamente si materializza mentre si fa la spesa al supermercato, mostrando una parte giudiziosa che induce a riflettere e una parte impulsiva che cede alle tentazioni e porta a trasgredire. L’acquisto del vasetto di nutella è il risultato, ignorando caparbiamente qualsiasi problema legato alla linea o a patologie varie. E anche questo succede, ma il fatto che l’autrice, molto brava nella costruzione dei dialoghi, lo descriva come un botta e risposta ad alta voce fra Anna e Rita, dà origine ad equivoci che si rivelano esilaranti. Come fosse una “vecchia conoscenza”, viene narrata a più riprese la vicenda di un giovane scapestrato che tenta di rapinare le Poste e fallisce; anzi, viene sedotto nientemeno che dalla postina. Facciamo la conoscenza di un Romeo sordo come una campana e di un Giacomo Leopardi che scrive poesie perché non ha altra possibilità di “strappare sospiri alle dame”. La sorella Rossana viene presa di mira dall’autrice, e la sua “ingenuità” crea situazioni comiche. La menzione d’onore va al suino Danie’, la cui bruttezza ne fa oggetto di attrazione e ne impedisce l’epilogo che solitamente spetta agli animali della sua specie.

-Perché l’hai chiamato Danie’?
– Danie’ sta per Daniele. Vedi quel ciuffo di peli ispidi che ha in mezzo alla fronte? Sembrano i   capelli di Daniele Massaro, l’ex giocatore del Milan.

A completare il volume, alcune citazioni di Bukowski e qualche vignetta in tema con i racconti.
Avevamo già letto alcune opere di questa autrice, ed eravamo a conoscenza della sua bravura. In genere però, la Foschini scriveva horror. La sua vena umoristica è stata una rivelazione. Per questo vorremmo incoraggiarla a continuare.

 

Non sono Bukowski
Anna Rita Foschini
Youcanprint, 2014
Pagine 98
Prezzo di copertina € 8,90

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa