Mela amara – Ursula Vaniglia Orelli

L’anoressia dell’anima, quella che sta conficcata nel cervello, insieme al riscatto dell’onestà, sono i temi principali del libro di Ursula Vaniglia Orelli dal sapore amaro, appunto, come la mela che la protagonista del romanzo si gusta a piccoli bocconi in diversi giorni. Un testo analitico, che racconta una storia che all’apparenza riferisce degli agi e della solitudine di una intera famiglia, ma che poi rivela verità importanti circa il traffico illecito di diamanti che fa arricchire personaggi politici di spicco intorno agli anni ’90 sfruttando le risorse in Africa.
Gli stati d’animo sono diversi e controversi: si passa dal dispiacere nei confronti della ragazza che si definisce malata nel cuore, alla rabbia nei confronti dei potenti che solo per soldi non guardano in faccia i bambini più disagiati, costretti a lavorare e schiavizzati. Una guerra voluta dall’alto per il puro piacere personale, un disagio che alla fine vedrà la corretta giustizia (almeno nel libro!!).

Tutto ciò che Rachele e Leonardo mi costringevano a ingerire andava quindi espulso prima che profanasse la mia essenza. Vomitare aveva per me una valenza purificatrice, annullava quella colpa che sentivo così mia e tornavo padrona di Chiara.

Un percorso duro, affrontato da chi vuole punirsi, denutrire il corpo e mostrare agli altri la colpa del peccato. Una vita che riesce a trovare appiglio solo grazie a un uomo che prima di indossare il camice è amico della gente, senza mai abbandonare i pazienti e, soprattutto, senza farsi pagare per aiutare a guarire. Con la storia di Chiara entrano in gioco tante emozioni che noi tutti proviamo quando facciamo parte di una famiglia: ci chiediamo se stiamo facendo la scelta giusta, se concediamo la nostra presenza ai figli o li trascuriamo, se diamo per scontate le parole che, invece, gli altri vorrebbero sentirsi dire.

Capii di essere stata sospesa tra due mondi, la volontà di vivere e di morire, di aver lacerato il cuore per seguire opposte direzioni. Avevo coltivato il dolore per così tanto da innamorarmene, elevato la sofferenza a privilegio, convertito la rabbia in orgoglio.

Mela amara contiene un’appendice scritta dallo psicologo-micropsicanalista Andrea Rocchitelli, che disserta scientificamente sulla malattia in questione, partendo dalla storia ma dilagando all’attualità dei disturbi comportamentali riguardanti il cibo. Il testo, infatti, affronta la questione con dettagli che rimandano alla realtà delle sedute psicanalitiche, con termini medici: non a caso è stato definito “romanzo-verità” forse per elementi riscontrabili nella quotidianità o biografia dell’autrice che è sempre stata attiva nel sociale e nella lotta contro le discriminazioni, oltre che socio fondatore della Pradap (associazione no profit per studio e cura dei disturbi alimentari psicogeni).

Un libro importante, che si distingue nell’affrontare l’anoressia perché non solo offre spunti di riflessione per guarire, ma dona a tutti la capacità di guardarsi dentro e capire cosa ci opprime, affrontare e amare la vita che attende tutti quanti là fuori. Un libro che restituisce l’onore di stare e vivere nel mondo, e smettere di pensare alle colpe ma concentrarsi sulla forza, unico motore per vincere su qualsiasi fronte.

 

Mela amara
Ursula Vaniglia Orelli
Iris4, 2014
Pagine 108
Prezzo di copertina € 15,50

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist