Sonno – Murakami Haruki

Sonno è un racconto allucinante ed allucinato che offre un quadro allarmante della dimensione onirica. O meglio, che rasenta l’incubo, proprio per assenza di sonno. Questo, in sintesi, il racconto di Murakami Haruki (detto alla giapponese), pubblicato nel 2014 da Einaudi nella Collana Supercoralli. Un incontro vissuto interamente a metà fra il sonno e la veglia, impreziosito dalle illustrazioni visionarie della tedesca Kat Menschik. Una storia breve ma intensa, così com’è nello stile pulito ed altamente evocativo dello scrittore di Kyoto, classe 1949.

La protagonista è una donna di trent’anni, la cui routine è scandita fra gli impegni con la famiglia, la spesa, la pulizia della casa e i pomeriggi passati in piscina, dove cerca, con fatica, di mantenere inalterato quel corpo di cui va così fiera. Moglie di un dentista, e madre di un bambino che frequenta la seconda elementare, vive giorni tutti uguali fino a quando nella sua esistenza giunge qualcosa di inaspettato. Improvvisamente, infatti, smette di dormire.

Sono già diciassette giorni che non riesco a dormire. Non si tratta di insonnia. L’insonnia un po’ la conosco, quand’ero all’università una volta ho sofferto qualcosa di simile. Con qualcosa di simile intendo dire che non so come si possa definire esattamente il disturbo di cui soffrivo. Forse un medico me l’avrebbe detto, se l’avessi consultato, ma a cosa mi sarebbe servito? Intuivo che andare a farmi visitare sarebbe stata fatica sprecata, pur non avendo un motivo particolare per pensarlo: di conseguenza non lo feci né parlai della cosa ai miei familiari o a qualche amica. Tanto mi avrebbero solo consigliato di vedere uno specialista.

Quello che all’inizio sembra un dono, poiché le permette di fare molte più cose nell’arco della giornata ed ha il potere di farla sentire più energica, diventa la porta di accesso per una realtà inquietante. La donna inizia a ritagliarsi spazi sempre maggiori per sé, attraverso una lettura assidua dei classici che si svolge di notte, in piena solitudine, quando marito e figlio dormono profondamente, spesso davanti ad un bicchiere di cognac e qualche tavoletta di cioccolato. La mancanza di sonno, dannosa per la salute, la porta a cambiare. Le faccende domestiche, il pranzo col marito, l’accudimento del figlio, diventano soltanto “doveri” da sbrigare in fretta, per poi potersi occupare di se stessa e di ciò che più ama fare. E così, senza che nessuno sappia, né sospetti niente, la donna piomba in una sorta di incubo, che la porta a girovagare con la sua macchina anche di notte.

Poi la notte, tornavo ad essere esasperatamente sveglia. Un fenomeno nei confronti del quale ero del tutto impotente. Una forza irresistibile mi obbligava a restare ferma e sveglia fino all’alba, vigile e lucida nell’oscurità, senza scampo. Non pensavo quasi a nulla. Mentre ascoltavo l’orologio scandire i secondi, per tutto il tempo guardavo il buio farsi più profondo, e più tardi dileguarsi di nuovo.

Particolarmente credibile Murakami nei panni di una donna. Le angosce sviscerate portano a riflettere su come, a volte, quell’insoddisfazione nella vita, che una madre e moglie in apparenza felice fatica sempre ad ammettere, possa agire sul subconscio e portare a cambiamenti radicali.
In questo caso però, sono innovazioni deleterie, perché vanno ad influire sulla mente.
Rimangono quegli occhi, quasi a “schizzare fuori” dalla copertina blu, a ricordare i danni che la mancanza di sonno possa arrecare al sistema psichico. Sono occhi che vorrebbero chiudersi, ne avrebbero un immenso bisogno, e invece “rimangono” ad osservare passivi la vita che scorre.
Peccato per quel finale così spiazzante, a farci desiderare di saperne di più.
Ma forse il bello dei libri sta proprio nel fatto che stimolano la fantasia e possono essere interpretati in mille modi diversi.


Sonno
Murakami Haruki
Einaudi, 2014
Pagine 78
Prezzo di copertina € 15,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa