Il ballo – Irène Némirovsky

Il ballo è un romanzo breve, poco più di una novella, scritto da una giovane Irène Némirovsky e pubblicato per la prima volta nel 1930. L’autrice, di religione ebraica, convertitasi poi al cristianesimo, è nata in Ucraina nel 1903 ed è morta in Polonia, nel 1942, nel campo di concentramento di Auschwitz. Ha vissuto e lavorato in Francia, ed è una di quelle scrittrici il cui enorme talento è stato scoperto postumo. Dal 2005 la casa editrice Adelphi ha iniziato a pubblicare le sue opere, ed è proprio a questa versione che facciamo riferimento.
Quello che dai critici è considerato il racconto perfetto, narra la storia di Antoinette, una quattordicenne che vive in un lussuoso appartamento di Parigi, insieme ai suoi genitori, Alfred e Rosine Kampf.
Non è sempre stato così. Il padre è partito da zero, ed è riuscito a fare fortuna speculando in borsa. La sua mancanza di scrupoli ha permesso alla famiglia di entrare nel novero di coloro che vengono denominati “i nuovi arricchiti”.

E poi, un bel giorno, di colpo erano diventati ricchi, non aveva mai capito come. Erano andati ad abitare in un grande appartamento bianco e sua madre si era fatta tingere i capelli di un bell’oro splendente. Antoinette osava appena guardare quella rutilante capigliatura che non riconosceva.

Antoinette ha un rapporto conflittuale con la madre. Non essendo più una bambina, ma neppure una donna, ella avverte già le prime pulsioni. Le piacerebbe ballare con un ragazzo, ed essere accarezzata e baciata. Dal canto suo, la madre, dal carattere superficiale ed insensibile, la allontana da sé, senza rendersi conto di temerne il confronto. Rosine ha avuto un passato che ha fatto discutere, ma adesso è fortemente intenzionata a farsi accettare dall’alta società parigina. Quella che “conta”.
Insieme al marito, organizza quindi un ballo nella propria abitazione, con cibi raffinati, champagne e un’orchestra che allieterà la serata.
Si prevede un evento in grande stile, al quale dovrebbero partecipare circa duecento persone, scelte con cura dalla coppia, al fine di essere a loro volta invitati alle feste di questa gente facoltosa.
Antoinette è felice, e già sogna di danzare con un bellissimo abito da sera, ma la madre le proibisce di partecipare al ballo e progetta di mandarla a dormine nel ripostiglio, poiché la sua camera verrà adibita a guardaroba per gli ospiti.
La ragazzina impazzisce di dolore, e cerca un modo per vendicarsi. Il fatto che proprio a lei tocchi spedire gli inviti, giunge a favore. In un gesto di stizza, li getta nella Senna, vendicandosi in un solo momento del tradimento della madre; della governante Betty, “rea” ai suoi occhi di avere un fidanzato e del padre, uomo rozzo e privo di nobili sentimenti.

Antoinette ricominciò a piangere, ma più piano, assaporando le lacrime che le scorrevano agli angoli della bocca e all’interno delle labbra; d’un tratto la invase uno strano piacere: per la prima volta in vita sua piangeva così, senza smorfie né sussulti, in silenzio, come una donna.

Tutti i biglietti d’invito finiscono in acqua, tranne uno, ovvero quello della sua sgradevole insegnante di pianoforte. Cosa succederà alla festa? E soprattutto, quale sarà la lezione che apprenderà la madre?

Quest’opera risponde un po’ al detto: “Chi la fa, l’aspetti”, e lo sconcerto dei due padroni di casa crea un effetto che rasenta il comico. La diserzione di massa diviene uno smacco, a cui segue uno spreco di cibo. Ma nessuno riesce veramente a guardarsi dentro. La madre non riesce a mettere se stessa in secondo piano, per dare attenzioni alla figlia; così come il rapporto fra i due coniugi, terminato da tempo – o nemmeno mai cominciato – si rivela soltanto un’occasione per accusarsi a vicenda.
Le convenzioni sociali la fanno da padrone, in questa storia. Il desiderio di essere considerati in un società mondana e dalle grandi possibilità economiche. Ecco perché, nonostante la prosa scorrevole e coinvolgente dell’autrice, la “pochezza” di questi personaggi emerge incontrastata.
Un romanzo da leggere tutto d’un fiato, appena 83 pagine, che consigliamo a chi ha voglia di scoprire questa talentuosa autrice, dal destino così tragico.

 

Il Ballo
Irène Némirovsky
Adelphi, 2005
Pagine 84
Prezzo di copertina € 8,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa