In viaggio con Isabella Morra – a cura di Rosa Santoro

Grazie alla lettura del libro pubblicato da Arduino Sacco e curato da Rosa Santoro abbiamo avuto il piacere di conoscere la triste vicenda di Isabella Morra, uccisa a soli 26 anni, per una ingiusta vendetta dai suoi fratelli. Il testo presenta la biografia dell’autrice e grazie a dei documenti assemblati dalla curatrice il testo è comprensivo di indicazioni stradali del suo paese di origine, un antichissimo borgo in provincia di Matera, l’odierna Valsinni, parco letterario dedicato alla scrittrice del Cinquecento. Sappiamo di lei grazie a Benedetto Croce che fece degli studi sulla sua vita e riconobbe nei suoi versi originalità e pregio. La ragazza, di indole indipendente, ebbe una vita triste, lontana dal padre fu come imprigionata dai fratelli, perfidi e cattivi controllori. Ad ella piaceva la Letteratura, e cosa rara per quei tempi conosceva le Lettere studiando con cura e dedizione. In seguito a un carteggio con colui che fu il suo precettore venne fraintesa perché essendo sposato le maldicenze colpirono disonorandola. Ecco che per rinsaldare l’onore la morte era l’unica soluzione.

La storia è molto piacevole, sono riportati i versi di questa scrittrice che amava la natura e che aveva stabilito con essa un rapporto quasi simbiotico che è possibile rintracciare nei suoi versi. Una pecca è la mancanza di coordinazione del testo oltre ai ripetuti errori di editing. Si azzardano parallelismi con Leopardi, ci sono ripetizioni di notizie biografiche e persino i documenti scritti da Vincenzo Rinaldi, Erminio Truncellito, Rocco Truncellito, Rosario Mauro e Carmen Chierico, vengono riportati qua e là senza un filo logico o letterario. Interessante è la scelta dei versi fornita al lettore:

Signor, che insino a qui, tua gran mercede,
con questa vista mia caduca e frale
spregiar m’hai fatto ogni beltà mortale,
fammi di tanto ben per grazia erede
che sempre ami te sol con pura fede
e spregie per innanzi ogni altro oggetto,
con sì verace affetto
che ognun m’additi per tua fida amante
in questo modo errante,
ch’altro non è, senza il tu’ amor celeste,
ch’un procelloso mar pien di tempeste.

Originali sono, poi, le foto sull’abitazione della poetessa, oltre ai cenni storici del piccolo borgo che quando ella nacque aveva il nome di Favale. Un motivo in più sicuramente per andarlo a visitare, avendone la possibilità, e di ricercare qualche notizia approfondita sulla vita di questa poetessa che nulla ha a che vedere con il citato Leopardi, che c’entra ben poco sia per la distanza di periodo, sia per la poetica completamente differente, anche se Salvatore Cosentino, che ha scritto la prefazione, non la pensa così.

 

In viaggio con Isabella Morra
a cura di Rosa Santoro
Arduino Sacco, 2015
Pagine 164
Prezzo di copertina € 12,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist