Perché mi ammalo? – Richard Flook

Da quando la vita si è allungata in primo piano vi è la salute, e la voglia di stare bene allontanando il più possibile le malattie. Oggi quella più diffusa, tra esse, e quella che più ci fa paura, è il cancro, quindi, diversi studi sono incentrati a debellare questo “problema” oppure a scoprirne le cause. Quello che dice la medicina classica occidentale ormai lo sappiamo, però accanto ad essa vi sono diverse teorie alternative, dunque, non scientifiche, che però camminano di pari passo e mano a mano riscuotono successo soprattutto tra quelle persone vulnerabili, stanche di curarsi (senza riscontri) con medicine che alla fine non permettono la guarigione. A tal proposito abbiamo letto un libro di Richard Flook, nato in Gran Bretagna e presidente dell’Advanced Clearing Energetics, che a seguito della morte di sua madre ha voluto cercare una ragione per cui il cancro ha strappato alla vita quella giovane vita.

Egli sostiene che mente e corpo sono inscindibili, per cui ogni emozione non risolta, ma soffocata, repressa, vive dentro di noi e causa malattie.

Il legame mente-corpo non è una scoperta recente. È ben noto agli scienziati che i neurotrasmettitori (particolari sostanze chimiche che i neuroni utilizzano per comunicare tra loro) sono presenti in ogni cellula. Quando un pensiero ti passa per la mente, ogni cellula del tuo corpo, dall’alluce fino al lobo dell’orecchio, ne viene a conoscenza. Sappiamo anche che quando il cuore batte, imprime nel sangue informazioni che dicono a ogni cellula che cosa è successo, sta succedendo e potrebbe accadere.

Egli è anche un grande sostenitore della PNL, quella tecnica neurolinguistica che permetterebbe di migliorare il nostro stile di vita (https://www.nuovepagine.it/2013/11/tutto-quello-che-avresti-voluto-sapere-sulla-pnl-e-non-ti-e-stato-mai-detto-andrea-frausin/) e sostanzialmente di tutti quei metodi emozionali che parlano al nostro io interiore per cercare di liberarlo dai traumi subiti nel passato. Flook, nei suoi seminari effettuati in tutto il mondo, ha messo per iscritto le esperienze dei suoi pazienti che si sono liberati di alcune malattie semplicemente superando le prigioni emotive che li attanagliava. Così ha potuto scoprire che la salute spesso dipende dal nostro stato interiore e che in alcuni casi le medicine peggiorano le condizioni o sono semplicemente inutili. C’è, nel testo, una sezione dedicata alle case farmaceutiche e al loro business tutto incentrato all’economia di mercato piuttosto che a guarire realmente le persone. Io, personalmente, non posso sapere se Flook dice la verità, però anche mia nonna raccontava che un tempo ci si ammalava di dispiaceri! Il fatto è che con tutte le notizie che oggi ci sono in circolo anche grazie al web siamo talmente colmi di informazioni che è difficile valutare quelle reali da quelle false. L’autore racconta di esperienze concrete di pazienti, che si sono ammalati, che si sono curati e che alcuni di essi ce l’hanno fatta a sopravvivere solo avendo superato il proprio trauma che magari avevano dimenticato. Naturalmente non si parla solo di tumore, ma anche di altro tipo di patologie più lievi, come il diabete, allergie varie ecc. tutte piccolezze che comunque disturbano il nostro quieto vivere e che con una maggiore accortezza potrebbero essere superate tranquillamente. Un libro da leggere giusto per avere una visione più ampia della realtà, che può trasformarsi in un aiuto a non deprimersi, a trovare sempre una soluzione anche quando tutto sembra perduto. Un testo che può fornire nuove chiavi di lettura della malattia e che può aiutarci a capire cosa non va nella nostra vita per ripristinare salute e benessere.

 

Perché mi ammalo?
Richard Flook
Il punto d’incontro, 2015
Pagine 232
Prezzo di copertina € 12,90

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist