Le rose di Monica Pizzi

Lo scorso anno abbiamo letto Rose rosso scarlatto, un testo che parla del dolore lacerante dopo la perdita di una persona cara; settimane fa è uscito il seguito, Rose giallo ambrato. Oggi abbiamo incontrato l’autrice, Monica Pizzi, la quale ci ha insegnato che le certezze della vita siamo noi a crearle, quindi la reazione, nel bene e nel male, dipende dal nostro modo di vedere le cose! Attraverso la tematica della difficoltà la scrittrice inneggia alla vita, all’amore e alla rinascita, per creare un futuro fatto di pilastri che provengono dal presente, che abbiamo il dovere di “consumare” al meglio. Con il secondo esordio ha anticipato che si tratta di una trilogia, che si concluderà con un nuovo ed appassionante lavoro (verso il 2016) dove ci svelerà tutti i punti di domanda rimasti in sospeso.

La felicità sta dietro l’angolo ma è sempre in preda a qualche intoppo, come mai? Una scelta editoriale o è così anche nella vita?
Personalmente credo che nella vita vera, quella di tutti i giorni sia proprio così, la felicità è quella parte astratta della nostra vita che ci cattura per qualche breve attimo, fatichiamo per raggiungerla e sempre per qualche fugace momento. Ma va bene così, se la vita fosse una continua felice conquista che gusto ci sarebbe nell’assaporarla? Onestamente quando ho scritto questo romanzo non pensavo ad una scelta editoriale vera e propria, ho buttato giù di getto la mia storia che poi piano piano ha preso vita esattamente come è venuta fuori.

Bella l’idea dei sogni premonitori, lei ci crede? Esistono? Ne ha mai fatti?
Sarebbe bello avere la certezza che qualcosa di più grande di noi esista e ci aiuti a sopravvivere. In parte ci credo. Nel corso della mia vita ho perso una persona molto importante, tuttavia malgrado la sua assenza in carne ed ossa la sento molto vicina a me, ogni tanto mi capita di sognarla, spesso mi parla nei sogni che condividiamo, purtroppo non ricordo mai cosa mi dica, tutto rimane sempre sfocato, mi piacerebbe davvero poter riuscire, come Viola, a scovare nei miei sogni quella sorta di risposta che rimane comunque nascosta. Nel romanzo invece ho voluto dare concretezza all’astratto, la fantasia è questa dopotutto!

Com’è nata la trama di questo secondo libro? Come ha creato la nuova storia? Chi la ispira?
In realtà tutta la storia è stata creata di filato capitolo dopo capitolo, questo è il secondo volume, ce ne sarà un terzo, l’epilogo finale. L’idea nasce dal bisogno di esprimere una serie di emozioni che appartengono soprattutto al sentimento dell’amore assoluto, però solo quello non mi bastava, sentivo che volevo di più. Man mano che raccontavo la mia storia avevo  bisogno di toccare anche altri argomenti attuali, argomenti di vita quotidiana, argomenti che ci lasciano ancora basiti quando ascoltiamo un telegiornale, da qui l’idea di mischiare i sentimenti alla cruda realtà delle missioni militari di pace, dove in realtà la gente muore! Quanto poco valore diamo alla vita umana, è un bene talmente prezioso che dovremmo prendercene cura, invece il più delle volte tutto questo viene dimenticato. La mia è stata una sorta di rivendicazione contro quello che ancora accade su questo meraviglioso pianeta. Oltre a questo ho voluto sottolineare anche il valore dell’amicizia soprattutto quello tra un etero e un omosessuale. Oggi è una realtà comune che purtroppo suscita ancora reticenza. Inoltre mi piaceva l’idea di creare dei colpi di scena, la classica suspense. Credo  che il mio romanzo appartenga al genere rosa ma in sé racchiuda anche una punta di giallo.

Secondo lei nella vita vince il male o il bene?
Vincono entrambi! A volte la vita ti regala delle vittorie, quindi pensi positivo! Credi che il bene abbia prevaricato sul male; altre delle delusioni, dunque quel male porta in sé tanta negatività, il tutto fa parte del grande gioco che è la nostra esistenza. Non ci sarebbe bianco senza il nero a contrastarlo, il susseguirsi dell’oscurità della notte alla luce del giorno, tanto meno il male senza il bene in contrapposizione, niente rose senza spine sia che siano rosse, gialle o addirittura bianche!

Cosa non deve mancare in un romanzo per evitare di annoiarsi, lei cosa apprezza (nei libri degli altri)?
Sono una lettrice implacabile, in realtà leggo un po’ di tutto, sono molto curiosa! Ho sempre dichiarato di essere una fan accanita dei romanzi rosa anche se preferisco quelli con gli intrighi, con i grandi giri dove i protagonisti si rincorrono per riunirsi, con le difficoltà da superare, con un briciolo di trepidazione, di inquietudine, quei romanzi con un segreto da svelare. Non nego che mi piacciono quei romanzi con degli amori grandi, assoluti,  perché in fondo in fondo credo che l’amore sia il vero motore di ricerca della vita un “live google”! Ecco cosa mi piace, perché in realtà sono una vera sentimentale, una romantica da strapazzo che desidera il lieto fine!

Chi è il vero nemico: Vanessa o Chicco?
Questa si che è una bella domanda! I nostri nemici sono quelli che ci invidiano, ma anche quelli che ci amano! Spesso accade senza volerlo che qualcuno a noi caro ci ferisca, come molto spesso succede che un nostro rivale ci faccia molto male pur di prevaricarci. Tutto è sempre relativo a quello che viviamo. Sono evasiva lo so! Ma come faccio a rispondere? Rivelerei  troppo e smonterei la vostra curiosità. Invece la voglio tenere viva. Scoprirete chi è il nemico, vi assicuro che non vi deluderò!

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist