Nawal. L’angelo dei profughi – Daniele Biella

I nostri problemi devono passare in secondo piano, perché niente è più importante della vita stroncata da persone che ne diventano illegittimi proprietari. La storia raccontata da Daniele Biella in Nawal. L’angelo dei profughi è vera, e alzi la mano chi ha il coraggio di mettersi al servizio degli altri. Una giovane ragazza, a soli 27 anni, di origine marocchina ma che vive a Catania, ha deciso di rispondere agli SOS del mare come volontaria per aiutare a salvare quelle vite umane che si mettono su un barcone alla ricerca di una speranza, perché non gli resta nulla da perdere, se non la vita stessa.
Nawal Soufi ha messo a disposizione il suo numero di cellulare per essere chiamata in qualsiasi momento del giorno e della notte, dalla Guardia costiera che non ha un interprete di lingua araba. Lei che è diventata davvero l’angelo custode di tutti questi profughi che arrivano in migliaia, cerca di trovare la soluzione al loro richiamo di dolore.

Quando in stazione a Catania passano famiglie di profughi diretti verso nord, li aiuto nell’accoglienza con indicazioni su come non farsi importunare dai trafficanti di terra, come prendere i giusti biglietti del treno e dove rifocillarsi. Dopo essere sopravvissuti al mare, devono far fronte a chi cerca di truffarli a terra, facendo pagare troppo gli spostamenti. Non di rado in stazione c’è chi li deruba di tutto.

Una persona che vive il valore della fratellanza, dando quotidianamente il suo contributo. Si sente figlia dell’unica patria che è il pianeta, senza distinzione di confine geografico o di razza. Il suo volontariato autentico parte dall’idea di voler stare al servizio del prossimo, per il bene dell’umanità.

Mi chiedo di continuo perché succedono queste disgrazie, perché deve morire tanta gente innocente.

Una storia ricostruita dettagliatamente per parlare dell’immigrazione e degli sbarchi nel Mediterraneo che ultimamente sono di gran lunga aumentati. Una storia di una eroina giovane, mamma-speranza di tutte quelle persone che lasciano la propria nazione con l’idea di dare una vita migliore ai propri figli, una storia simile alla nostra, di quando gli italiani vedevano l’America come ultima ancora di speranza, per costruire un destino migliore.

 

Nawal. L’angelo dei profughi
Daniele Biella
Edizioni Paoline, 2015
Pagine 152
Prezzo di copertina € 13,00

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist