Cade la terra – Carmen Pellegrino

Il libro arrivato terzo al Premio Campiello 2015 racconta di morte, di luoghi abbandonati e di vite finite male. La terra di Carmen Pellegrino è decadente, ma un filo invisibile la colloca al di qua della vita. I personaggi sono morti, prima dentro e poi fuori. Le loro vite sono destinate alla sofferenza. Non c’è scampo. Non c’è possibilità di assoluzione. Per nessuno. La protagonista, Estella, decide di abitare in una casa che potrebbe essere divorata da una frana da un momento all’altro. E con lei quei pochi abitanti di un paesino ormai vecchio e abbandonato, a causa di un dissesto geologico che poco per volta li vedrà scomparire. Ma Estella non si arrende, e inaspettatamente cerca di farli vivere anche da morti. Il personaggio in questione è un’anima dal carattere non convenzionale, che decide di spogliarsi dalle vesti di suora per vivere da persona semplice all’interno di una famiglia benestante, dove si occuperà di un ragazzino capriccioso, anche lui tormentato dal male di esistere. Un odi et amo si insinua fra i due, fino alla separazione a causa della frana.

Lei scherza, non fa che scherzare con me, ma riuscirò a distruggere ogni forma che me la ricordi, mi libererò di lei, lasciva entità piena solo d’amor proprio. è stato così dall’inizio, fin da quando entrò nella mia vita con la furia di una maledizione.

Gli abitanti di Alento conservano ognuno una specie di maledizione fin dalla nascita che li fa esistere solo per soffrire. Così c’è chi perde accidentalmente una figlia, chi viene data in sposa a una persona rozza. Chi si vergogna della propria madre perché ignorante, chi si nasconde dietro il classico vittimismo troglodita per campare. Non si salva nessuno, solo Estella forse, che va fiera di vivere in una realtà spenta. Lei che organizza una strana cena per invitare gli assenti che però non vogliono essere tormentati per ricordare ciò che hanno vissuto.

In questa prospettiva ben più lieta di una fossa, si possono cucire i rattoppi sulle giacche dure di chi è vissuto infelice – silenzio nel silenzio – ora che la morte non può più venire, ora che anche la fine, se è venuta, è passata.

Estella in verità vorrebbe cambiare i destini di tutti, invertire il loro corso della storia per ridargli una vita nuova, migliore. Fino alla fine cerca di non arrendersi ma tutto ormai sembra perduto per sempre. Una prosa eloquente, una trama per certi verti struggente, specialmente quando tocca la morte di un infante. Un libro che vuole sperare in un domani depurato dal dolore, che su questa terra a volte è esagerato e sembra toccare sempre gli stessi: i più deboli.

 

Cade la terra
Carmen Pellegrino
Giunti, 2015
Pagine 216
Prezzo di copertina € 14,00

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist