La voliera d’oro – Anna Castagnoli e Carll Cneut

Una strana, affascinante incursione nel mondo della fiaba La voliera d’oro, raffinatissimo libro illustrato che ha conquistato tutti in Belgio, e che è stato selezionato per il valore artistico e la particolarità della sua storia dalla prestigiosa International Youth Library di Monaco. Ma di cosa si tratta, esattamente?
Il libro, uscito a settembre per Topipittori, racconta la storia di una giovanissima e sanguinaria principessa, e dei magnifici uccelli che costringe i suoi servitori a scovare per lei battendo ogni angolo del globo: uccelli dalle ali di vetro, uccelli dal becco di corallo, uccelli che sputano acqua, uccelli rari, variopinti, enormi o piccolissimi, misteriosi e leggendari, ma sempre e soprattutto splendidi. Lei li colleziona, custodendoli nelle ricche voliere che ornano i suoi giardini… mentre i servitori muoiono, uno dopo l’altro, decapitati per aver fallito nel loro compito: infatti Valentina – così si chiama la principessa – pur accogliengoli nelle sue voliere, trova che gli uccelli che le vengono portati non siano mai esattamente come lei li desiderava.

Poveri servi tremanti le portavano gli uccelli più belli del mondo: Malakohe dal becco verde, Upupe arboree del Nilo, uccelli Lira… Lei non era mai contenta. Li prendeva a ogni modo con sé, li sistemava con cura nelle sue voliere, poi si voltava, arricciava il naso e sibilava: “Questo non è quello che ho domandato!”. E… Zac! Faceva partire un’altra testa, per dispetto.

Valentina, che ha dieci anni, un giorno sogna l’Uccello Che Parla, una creatura che le si rivolge con dolcezza, e che rappresenta una sorta di metafora del linguaggio: inutile, se spogliato dei suoi tratti di compartecipazione e comprensione reciproca, inutile se autoreferenziale, come le assurde e spesso egoistiche pretese dei bambini. Valentina inizia a desiderare un dialogo con qualcuno, e vende tutti i suoi averi per finanziare le ricerche del suo nuovo capriccio.

Tutto andò male e di male in peggio, con una media di cento decapitazioni al mese, fino al giorno in cui un servo mai visto prima bussò alla porta del palazzo. Era un ragazzo con occhi furbi come frecce, raggiunse il trono di Valentina e disse:

Io so dove trovare l’UCCELLO CHE PARLA, ma se te lo porto, nobile Principessa di sangue e di odio, tu mi devi dare in cambio la vita e una promessa.

Come finisce questa storia a tratti inquietante, questa storia ombrosa e nello stesso tempo cangiante come il piumaggio dei rarissimi uccelli che popolano i sogni e i giardini di Valentina, è tutto da scoprire. Gli elementi del fiabesco ci sono di certo: la principessa, il dono da cercare, un giovane eroe che pronuncia frasi sibilline, e sembra abitato da una saggezza più antica di lui… Per la verità Anna Castagnoli e Carll Cneut, la scrittrice e l’illustratore de La voliera d’oro, hanno dato vita a uno strabiliante impasto di segno e parola, un universo per certi versi onirico nel quale si fondono linee di pensiero in libero movimento dalla psicologia, alla didattica, all’irrazionale che si addensa sul fondo di certi desideri e che si percepisce negli accostamenti insoliti e suggestivi che il disegnatore ha scelto al fine di rendere visiva la narrazione: foglie e intrichi vegetali, volti scavati come quelli di alcune incisioni romantiche, fiori a grappoli che rimandano invece al Liberty, petali rossi come il sangue e teschi bianchi come la neve nascosti qui e lì, in una panteistica giungla che profuma d’inverni. Uccelli simili a sfingi, con l’occhio vivo e immobile nell’incredibile rigoglio del piumaggio, e una schiera di servitori tristi, con abiti di marionette e le facce scavate di certi contadini dei quali potremmo indovinare le mani callose, la semplicità.

Per Anna Castagnoli, autrice e illustratrice, La voliera d’oro è una storia sull’infanzia, una parabola del percorso faticoso che porta il singolo a sentirsi parte di qualcosa, dentro la realtà, con la sconfitta del mito egocentrico che spesso accompagna le persone sole.

Per Carll Cneut, disegnatore e scrittore, è invece una reminescenza e assieme una proiezione: nella prima illustrazione Valentina è in piedi contro un muro totalmente ricoperto di disegni di uccelli, come un’artista nel suo studio.

E per noi, infine, La voliera d’oro è una bellissima occasione per sorprenderci, per ammirare, per riflettere, anche nel caso non avessimo più – e forse a maggior ragione – gli occhi di un bambino.

 

La voliera d’oro
Anna Castagnoli e Carll Cneut,
Topipittori, settembre 2015
Pagine 54
Prezzo di copertina € 24,00

Teodora Dominici

Articolista, collaboratrice editoriale free-lance e scrittrice in pectore