All’inseguimento del gatto perduto – Caroline Paul

Il 29 ottobre 2015 è uscito, edito da Salani, un romanzo non troppo lungo che diverte e commuove allo stesso tempo. Vorrei consigliarlo a chi ama i gatti, perché è chi possiede questi felini che può comprendere appieno l’intento dell’autrice e questo suo arrivare a fare qualcosa di ossessivo per puro amore. Anche se, in fatto di gatti, non si dovrebbe mai parlare di “possesso”. Un gatto è uno spirito libero, che decide di propria volontà di condividere la casa col padrone. Nessuno può obbligarlo a fare nulla, e quando viene trascurato, oppure subisce un forte stress, non si può impedirgli di cercare asilo altrove. All’inseguimento del gatto perduto di Caroline Paul, con le belle illustrazioni di Wendy Macnaghton, ne è un esempio.

Il sottotitolo riassume già la trama, ovvero “una storia vera di amore, disperazione e tecnologia GPS”; “ingredienti” semplici, coi quali l’autrice è riuscita a creare una delle commedie letterarie più divertenti del momento.

La storia autobiografica di Caroline Paul, cresciuta nel New England ma residente a San Francisco con la sua compagna, l’illustratrice Wendy Macnaghton –  e con tre gatti, particolare da non sottovalutare – mette in scena le forti emozioni che un padrone prova per i suoi animali.
Siamo nel 2009 e la quasi cinquantenne Caroline rimane vittima di un incidente aereo, o meglio, a bordo di un velivolo amatoriale da lei stessa pilotato e col quale ama fare esperimenti. Ma quel giorno l’esperimento va male e lei precipita rovinosamente, rompendosi tibia e fibula. Costretta a portare un’ingessatura, rimane immobile sul divano per molto tempo. L’evento è curioso, perché Tibia e Fibula sono proprio i nomi dei suoi due gatti gemelli di tredici anni – in inglese Tibby e Fibby.

Supportata dalla compagna Wendy, che, sebbene si conoscano da poco e non abbia mai avuto gatti, le offre tutta l’assistenza e il conforto di cui necessita, Caroline cade in uno stato di depressione che la induce a disinteressarsi di ciò che la circonda. Immobilizzata ed incapace di fare qualunque cosa, pensa che niente potrebbe andare peggio di così.
In realtà, al peggio non c’è mai fine, infatti, proprio Tibby, il più timido dei due felini e il più diffidente, in quei giorni scompare. Caroline si dispera a lungo e lo cerca ovunque, tappezzando il quartiere di volantini.
Ma ecco che, alcune settimane dopo, il gatto torna a casa: ben nutrito e col pelo setoso. Dopo un primo momento di pura felicità, Caroline inizia a porsi delle domande. Dov’è stato Tibby per tutto quel tempo? Chi si è preso cura di lui in maniera così diligente? Perché se ne era andato di casa? E soprattutto, perché è ritornato?

Dove vanno e cosa fanno i nostri amici pelosi quando noi siamo fuori dai piedi? E perché? Non gli basta la nostra compagnia? Per chi ama gli animali, sono questi gli interrogativi di fondo. E così ebbe inizio una ricerca che risulterà familiare a chiunque abbia capito che l’uomo della sua vita non era quello che sembrava: la ricerca per scoprire dove era stato Tibby in quelle cinque settimane. Iniziò l’Operazione Caccia a Tibby.

Caroline è gelosa di chi possa avere accudito il suo animale ed ingaggia una vera e propria “caccia al gatto” per cercare di scoprirlo. Arriverà anche ad acquistare un GPS per piccoli animali, e una macchina fotografica rudimentale da fissare al collare del gatto.
Caroline e Wendy si trasformeranno così in due detective, imparando che alla tecnologia, talvolta, è preferibile il contatto umano, e che non si arriverà mai a conoscere il proprio gatto. L’importante è dare fiducia, sempre e comunque.
All’inseguimento del gatto perduto è una storia semplice ed originale, nella quale chi ama questi felini si riconosce e s’ immedesima.
Come dice l’autrice, alla fine del libro:

La fiducia va bene, ma c’è sempre il GPS.

 

All’inseguimento del gatto perduto
Caroline Paul
Salani, ottobre 2015
Pagine 176
Prezzo di copertina € 14,90

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa