I viandanti imperfetti – Nicolò Vignati

Quando il destino si accanisce verso qualcuno nemmeno Dio sembra poter intervenire. Quello che infatti accade alla protagonista del testo creato da Nicolò Vignati suscita una rabbia tale che il lettore vorrebbe diventare parte della storia per poter intervenire e dire basta una volta per tutte. La protagonista è una ragazzina di sedici anni che vive in una casa famiglia con altri ragazzi. Tutti hanno una storia difficile alle spalle, mentre lei nasconde un passato e vive un presente di continui abusi sessuali. Nemmeno quando diventa adulta riesce a vendicarsi dell’orco che l’ha distrutta psicologicamente e che nel frattempo si vive la sua storia “di facciata” normale, perché è sposato e la moglie lo ama.

Otto anni e un ritorno, quello dalla famiglia affidataria che l’aveva accolta. Anni lenti, senza spazi in cui vivere di sola scuola e fantasia. D’altronde la vita le aveva già storto la bocca lo stesso giorno in cui era venuta al mondo. L’incubatrice, infatti, era stata la sua prima casa e i medici non avevano dato speranze al padre sulle probabilità che la piccola potesse sopravvivere.

Nicolò Vignati scrive un romanzo duro, triste, che provoca rabbia ma che purtroppo non regala nessun tipo di speranza. Per lui ogni uomo è succube del destino che gli si presenta ostile sin dalla nascita. Non c’è possibilità di riscatto e nemmeno di salvezza. Racconta di donne fragili, vittime e che non riescono a essere indipendenti psicologicamente. L’uomo, al contrario, è il sesso forte che può su tutti. Al contempo c’è l’amore, quello vero, ma che non può essere vissuto appieno per via delle stesse fragilità umane che si covano dentro. L’ambientazione è quella dell’Italia alle prese con il terrorismo del fondamentalismo islamico, quindi abbastanza attuale che ci fa sembrare il racconto ispirato da una storia vera.

Conserverò la quiete di questi momenti per stasera, se ce ne sarà bisogno. Del resto la felicità dev’essere in una certa misura paragonabile ai piaceri materiali della vita: il cibo, il mare… Forse anche il sesso… Si vivono finché non si è sazi, e la sazietà ahimè arriva sempre troppo presto. Poi si unge il resto del tempo con il ricordo di quella soddisfazione. La felicità dev’essere simile già… lo diceva anche la Nannini nella sua canzone: ‘non la metti da parte tu un po’ di felicità?’

I viandanti imperfetti sono quelle persone che percorrono la propria vita fino alla fine, anche se consapevoli della propria imperfezione di cui qualche volta possono anche farne vanto. Non a caso si parla del Giubileo, dove l’uomo per liberare l’anima chiede l’indulgenza. Ma non credo che chi abusa sessualmente potrà mai essere perdonato da Dio. Un testo sicuramente da leggere, utile per ricavare quella forza interiore importante per dimostrare al mondo che bisogna far pagare le colpe, senza tacerle in nessun caso.

 

I viandanti imperfetti
Nicolò Vignati
Streetlib, settembre 2015
Pagine 238
Prezzo di copertina € 4,99

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist