La donna che Dio non volle – Alfredo Bruni

Nell’ottobre 2015 è uscito un piccolo libro dello scrittore e poeta calabrese Alfredo Bruni. Si tratta di una “chicca” stampata in sole cinquantuno copie, numerate e firmate dall’autore stesso. Il titolo è La donna che Dio non volle, mentre la casa editrice è La Mongolfiera, nella collezione “le fanzine de la colpa”. Un adattamento teatrale del testo sembrerebbe in fase di sviluppo, curato da Luigi Bruni, che è anche l’autore delle illustrazioni poste nel libro.
L’opera si compone di sei racconti collegati l’uno all’altro, dove il protagonista assoluto è il mondo della scrittura, esplorato attraverso il dialogo tra lo scrittore e la pagina bianca, la quale acquisisce caratteri antropomorfi ed interagisce con la mano che ne “imbratta” l’essenza. Non solo: la pagina, forse in un primo momento un po’ “timida”, acquista sempre più audacia, fino a giungere ad avere idee proprie e a prendere iniziative, contribuendo a creare una bella sinergia col suo “signore”.

Nel terzo racconto, quello da cui l’opera trae il titolo – tanto per capire chi sia questa donna che Dio non ha voluto e quale sia il rapporto dello scrittore con la pagina -, si legge:

Il cielo si aprì e venne giù una donnetta senza occhi e senza cervello….La donnetta era caduta vicino al mare, cinque o seicento metri potevano bastare. Forse era meglio ottocento metri. Sentì il bisogno di chiederlo alla pagina e la pagina suggerì un chilometro e mezzo. Lo scrittore e la pagina si accordarono per un chilometro e duecento metri. La Spalding & Bros continuava a scrivere, perdendo ogni tanto una goccia nera. La pagina era orgogliosa di avere dato una mano allo scrittore. Sperava che da quel momento, l’avrebbe redarguita in modo meno violento. Dopotutto era una pagina molto orgogliosa e ci teneva a dare il suo contributo allo scrittore, che spesso era burbero, ma solo perché gli scrittori sono burberi, non perché sono cattivi.

Al di là dell’attenzione posta al mondo della scrittura – ambito in cui si evince che Bruni si muova con estrema disinvoltura –, questi sei racconti rappresentano un modo per parlare con apparente ironia di vari temi di attualità: vere e proprie piaghe che toccano la nostra società da vicino. Cito solo come esempio il problema dell’emigrazione e del razzismo, piuttosto che quello della prostituzione e della violenza in generale. Altre tematiche potrete scoprirle voi stessi, leggendo questo testo che sicuramente va interpretato, provando ad evidenziare fra le righe i vari riferimenti e le molte citazioni disseminate dall’autore. In caso contrario, La donna che Dio non volle rimane un’opera dai dialoghi divertenti, fra uno scrittore e la sua pagina un po’ impertinente, che funge e si presta a “voce della verità”.

Questo libretto è dedicato ai lettori e agli scrittori colpevoli. Si parla di persone, cose e fatti, ma la colpa non è né dello scrittore, né della pagina.

Alfredo Bruni è autore di numerose pubblicazioni e ha prodotto centinaia di poesie e prose. Da ventotto anni mancava dal mercato editoriale, ma è tornato con una storia originale che i suoi lettori sapranno sicuramente apprezzare.

 

La donna che Dio non volle
Alfredo Bruni
La Mongolfiera, 2015
Pagine 48

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa