Quando il dolore è utile: Maurizio Massini

In questa intervista lo scrittore Maurizio Massini racconta di sé, delle sue poesie e del suo progetto di solidarietà.

Come nasce l’idea di scrivere il libro?
Io sono un ingegnere, ma fin da ragazzo amo scrivere poesie e solo ora ho scelto di raccoglierle in un libro. Ci sono stati due eventi poi importanti e dolorosi nella mia vita che mi hanno spinto sempre più a scrivere poesie. Uno di questi è la nascita del mio ultimo figlio Flavio, nato con una malattia cardiaca congenita e l’altro la morte di mio cugino Peppino improvvisamente e a soli quaratacinque anni.

Ha intitolato il suo libro Utile dolore: perché questa scelta?
Credo che il dolore sia utile nella vita di ognuno per maturare e crescere.

Il ricavato del libro andrà in beneficienza all’ospedale Bambin Gesù, quindi un libro per aiutare anche concretamente chi ne ha bisogno?
Certamente vivendo quel posto a pieno ho capito che ci sono situazioni ancor più drastiche della nostra famiglia e per questo motivo ho scelto di aiutare proprio questa struttura.

Più di cento poesie, naturalmente sarà legato a tutte visto che rispecchiano la sua vita, ma ce ne è una in particolare a cui è più affezionato?
Sicuramente quella dedicata a mio cugino che sarà letta la sera della presentazione e Il volo degli aeroplani, ossia un testamento in vita di un padre che lascia nel volo di un aereo di carta per il suo figliolo.

Cosa sono le poesie per lei?
Sfogo di emozioni che riguardano tutta la mia vita, le parole sono importantissime senza di queste non si può andar avanti.

Grazie a …?
A tutti coloro che fanno parte della mia vita e mi hanno aiutato a maturare.

Tre aggettivi per descriversi?
Impulsivo, riflessivo e mai vendicativo.

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice