Vampire story. Il risveglio del fuoco – Viviana Borrelli

In un tempo in cui è di tendenza scrivere di vampiri i libri che affrontano questo tema possono sembrare scontati e banali. In effetti un po’ lo sono, quello di Viviana Borrelli però, dal titolo Vampire story. Il risveglio del fuoco, che lascia presupporre essere il primo di una saga, si legge bene, nel senso che avendo dato importanza ai sentimenti che incarnano i personaggi che poi ne diventano portavoce, il testo è facilmente apprezzabile anche da chi il genere lo ignora. L’ambientazione è quella giapponese, della Tokio universitaria e dei grattacieli del progresso, dove i ragazzi studiano e amano vivere tutto ciò che in fondo è nella normalità, amicizia e hobbies compresi. Questi amici, alcuni dei quali immortali, riescono a convivere ognuno con le proprie differenze caratteriali e di magia, e riescono perfettamente a relazionarsi nel mondo che li circonda con grande maturità, tipica delle generazioni che sono propense a creare il futuro con l’intenzione di sfruttare l’intelligenza attraverso lo studio.

Shun provava un’immensa gratitudine nei confronti degli Antichi, per tutto quello che avevano fatto per permettere alla loro immortale comunità di pro- sperare, affrontando secoli di costante vigilanza e moderazione nella caccia.
Verso la fine del XVI secolo, quando il Giappone attuò una chiusura quasi totale con l’esterno, che aveva comportato l’esilio degli stranieri e la violenta persecuzione dei gesuiti, il Concilio decise di creare la figura degli Sposi.

Nel testo sono riportati alcuni riferimenti storici, per spiegare la natura dei vampiri che vivono da millenni. E quindi una bella ricostruzione evoluzionistica del Giappone. Un testo che con la scusa di raccontare avvenimenti legati al fantasy riesce a creare una ricostruzione storico-geografica del territorio, utile per quelle generazioni affascinate solo dai racconti con la storiella d’amore.

Aveva imparato che l’umanità era ipocrita e pavida. Niente di più. E non comprendeva perché i suoi simili la trovassero tanto affascinante.
Lui stesso era la prova vivente della stupidità umana. Era bello.
Di una bellezza rara, incantevole, soave. Con la sua pelle candida e liscia, come la più pregiata seta d’oriente. I suoi occhi chiari, lunghi e profondi, in netto contrasto con le sopracciglia nere e i capelli lisci color ebano, lunghi quel tanto che bastava a celare il suo sguardo annoiato o indifferente, talmente scuri da avere riflessi blu notte.
Affascinava i mortali in un modo così profondo e viscerale che, anche se li avesse fatti a brandelli, sarebbe stato ringraziato, onorati di essere uccisi da una creatura tanto bella.

Un libro molto piacevole, scritto bene anche dal punto di vista letterario. Descrizioni importanti, che lanciano questo primo volume di Vampire Story nella tradizione degli Yaoi o Boy’s love (genere manga incentrato su relazioni fisico-romantiche di amicizia idealizzata tra ragazzi), infatti qui la storia sentimentale riguarda gli adolescenti maschi. Un romanzo che relaziona magia e paranormale, dove non tutti sono di passaggio su questa terra, ma che comunque hanno un compito importante da portare agli umani, spesso dispendiosi di energie poco positive.

 

Vampire story. Il risveglio del fuoco
Viviana Borrelli
Leucotea, 2013
Pagine 300
Prezzo di copertina € 15,90

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist