Buchi nella sabbia – Marco Malvaldi

Marco Malvaldi, lo scrittore pisano conosciuto per la serie dei “vecchietti del Bar Lume”, torna con un giallo a sfondo storico, pubblicato il 5 novembre 2015 da Sellerio Editore.
L’autore, noto per il suo spiccato senso dell’umorismo, ha approfittato di questo romanzo per impartire lezioni riguardanti una storia del nostro Paese non troppo conosciuta. E soprattutto, per narrare aneddoti e scene esilaranti che solitamente avvengono dietro le quinte di un’opera lirica e di cui nessuno sa nulla.

Siamo a Pisa, città natale di Malvaldi, nel 1901. Il nuovo re d’Italia Vittorio Emanuele III viene invitato ad assistere alla Tosca, opera dell’amico e compositore Giacomo Puccini.

È un periodo particolarmente “caldo” per la città toscana, poiché essa risente delle vicende dell’ultimo periodo, allorquando l’anarchico Gaetano Bresci, che soltanto alcuni mesi prima aveva assassinato re Umberto I, viene ritrovato cadavere – ufficialmente “suicidato” – nel carcere a Isola Santo Stefano.
La città pullula di anarchici, che sono in fermento e meditano vendetta, così come il libretto stesso della Tosca è pregno di contenuti politici. Il ruolo del tenore è affidato a Ruggero Balestrieri – nell’opera è il personaggio Cavaradossi –, anch’egli anarchico, così come la giovanissima Tosca, interpretata dalla soprano Giustina Tedesco, unica presenza femminile della vicenda. In un clima di massimo sospetto, persino il maestro Puccini è accusato  di avere “simpatie sovversive”.

Mentre l’opera va in scena, al Teatro Nuovo di Pisa, il morto “scappa” per davvero. Nella trama è previsto che il tenore venga ucciso, ma quando il finto plotone spara contro Balestrieri, i fucili non sono caricati a salve e l’uomo muore.

Nessuna situazione come l’opera è in grado di passare in un attimo dal commovente al ridicolo, se il destino ci si mette di mezzo.

Indiziati sono coloro che hanno impersonato il finto plotone d’esecuzione: l’impresario stesso, il maestro d’armi, un giovane studente della Normale di Pisa, e un basso che però non canta più perché “reo” di un’incresciosa esecuzione del don Giovanni. Ognuno di essi avrebbe validi motivi per essere l’omicida, ma, in uno scenario che cambia continuamente e dal quale tutti sembrano venire scagionati, sarà il poeta ed inviato del quotidiano La Stampa Ernesto Ragazzoni – personaggio realmente esistito – a venire in aiuto al tenente Pellerey e al capitano Dalmasso nelle indagini. Quest’ultimo, provocatore e spesso ubriaco, nonché dotato di una certa arguzia e spirito d’osservazione, risolverà il mistero.

Buchi nella sabbia è definito da Malvaldi stesso come un “dramma giocoso in tre atti”. Il titolo è tratto da un verso della poesia Ballata di Ernesto Ragazzoni, il deus ex machina della storia – “Io fo buchi nella sabbia”, ed allude alla presunta “leggerezza” con cui quest’ultimo affronta la vita.
Il mix di frapporre personaggi veri ad altri inventati si presenta come un’idea vincente, già utilizzata in passato con Pellegrino Artusi, scrittore e gastronomo protagonista di Odore di chiuso (Sellerio, 2011).
Fra battute comiche e umano turpiloquio, Malvaldi riesce ad offrire una fedele ricostruzione del periodo e degli ambienti narrati. Questo sentito omaggio ad un poeta poco popolare quale il Ragazzoni, così come all’opera lirica, mette in scena un piano criminale che ha il gusto della satira impegnata.

Personalmente, ho trovato la soluzione di questo omicidio un po’ troppo macchinosa, quindi preferisco di gran lunga il Malvaldi del Bar Lume, che trovo più scorrevole e leggero. Com’è ovvio, qui la prosa si adatta al linguaggio dell’epoca, e quindi deve essere ricercata, sebbene sempre affiancata dalle dissacranti battute dell’autore. Non essendo io né un’amante dell’opera lirica, né di questo particolare periodo storico, ho preferito Marco Malvaldi in altri contesti.

Ciò non toglie però che mi senta di consigliare questo romanzo agli amanti del giallo storico, ovvero storie in cui numerosi cenni storici ed aneddoti dell’epoca accompagnano la vicenda delittuosa e le indagini delle forze dell’ordine. Un’opera valida, senza dubbio, anche per conoscere usi e costumi del grande genio Puccini, senza la quale questa figura sarebbe rimasta vaga e lontana.

 

Buchi nella sabbia
Marco Malvaldi
Sellerio Editore Palermo, 2015
Pagine: 243
Prezzo di copertina: € 14,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa