Nonno… raccontami una favola – Flavio Cultrera

Innocenti Editore fa una cosa rara: pubblica in un piccolo volume una raccolta di racconti dedicata ai bambini di ogni tempo. I dieci raccontini hanno il sapore delle storie narrate in maniera squisitamente orale, senza cioè leggerle da nessuna parte ma rimescolando tra loro arte ed esperienza in parti uguali, quel tanto che basta per dare vita a intrecci e personaggi a volte bizzarri a volte comunissimi, sempre però finalizzati a creare nel bambino quell’attenzione prensile, quell’immedesimazione o al contrario quel senso di antifrasi che lo predispongono all’ascolto con tutti i sensi in allerta.

Raccontare fiabe non è facile, tanto meno scriverne: ci vuole fantasia, certo, ma soprattutto dolcezza di sentimenti e delicatezza nel modo di porsi”, si dice nella presentazione, e ancora, “Dice il saggio che «un uomo che sa ancora sognare non invecchia». La favola (il sogno), dunque, fa parte di noi; è nata con l’uomo e con i suoi miti: a ben guardare, in fin dei conti, gran parte della storia dell’umanità è più mito che storia.

Queste parole sono di Marcello Romani, che ha curato la prefazione del libro, il cui titolo, Nonno… raccontami una favola, ci proietta da subito in un orizzonte di attesa fatto di semplicità e di familiarità, dove “gli alberi, un asino, un cavallo o un leone e delle api, persino una bicicletta esprimono sentimenti umani e con naturalezza si rapportano con tutto ciò che li circonda, uomini compresi”.

Senza voler paragonare Flavio Cultrera, che pure è pieno di spirito e sensibilità, a un Andersen, la cui caratteristica principale secondo Georg Brandes è “l’intima simpatia con tutto quanto è infantile, nel senso più ampio; con i fanciulli, anzitutto, e con quanto più somiglia ai fanciulli: gli animali, per esempio – bambini che non diventano mai grandi – e le piante, anch’esse simili ai bambini, ma a bambini che dormano sempre”, possiamo renderci conto che nei semplici e schietti racconti contenuti in questo libro si trovano davvero spunti poetici, spunti di riflessione, e la trasposizione narrativa di valori come l’amicizia, la generosità, lo spirito di rinuncia, la solidarietà, il coraggio.

Carine le illustrazioni che corredano il libro, disegni vivaci e immediatamente riconoscibili, che nei casi più felici trovano una linea naturalistica adatta a rappresentare animali e campagne. Dei dieci racconti, che si intitolano Il cavallo e l’asino, la talpa e il contadino, Il leone e la gazzella, Il ragno e l’ape, Il diverso, La bicicletta rubata, Il delfino e il pescatore, La sedia della verità, L’angelo birichino e L’albero abbatutto (questa davvero simile alla fiaba di Andersen L’abete), quello a nostro parere più riuscito è quello che apre la raccolta, una bella storia di amicizia tra un puledro purosangue destinato ad essere un campione e un piccolo asinello al quale la sorte riserva solo il lavoro: il puledro, triste per il destino dell’amico, comincia a perdere tutte le gare, fino a che un garzone di stalla particolarmente perspicace non si accorge che al puledro manca l’amico asinello.

Da quel giorno, quando agli ippodromi i cavalli venivano condotti in pista, uno di loro era sempre accompagnato da un piccolo asino. L’animale attendeva pazientemente che l’amico terminasse la gara, poi trotterellando gli andava incontro e strofinandogli il muso con il proprio pareva congratularsi per la vittoria. Era una buffa coppia, ma la vera amicizia aiuta a superare qualsiasi avversità.

Grazioso, gradevole, tenero, e, cosa non da poco, senza alcuna pretesa.

 

Nonno… raccontami una favola
Flavio Cultrera
Innocenti, 2010
Prezzo di copertina € 10,00

 

Teodora Dominici

Articolista, collaboratrice editoriale free-lance e scrittrice in pectore