Scelte alimentari non autorizzate – Marco Pizzuti

Si parla tanto di cibo, di etichette, di ingredienti, di provenienza. Ma sappiamo veramente l’origine di ciò che mangiamo nelle nostre tavole? Conosciamo quello che si nasconde nei cibi di distribuzione di massa? La cosa certa è “siamo ciò che mangiamo” e anche se sembra una specie di motto pubblicitario la questione cela gravi problemi che si ripercuotono nelle nostre vite con malattie infelici. Torna Marco Pizzuti, ricercatore scientifico, che questa volta smaschera con il suo ultimo lavoro le lobby agroalimentari.

In Scelte alimentari non autorizzate si specifica come il cibo oggi sia contaminato più di quanto possiamo credere e quanto siamo a rischio di malattie gravi se la situazione attuale non cambia. Se fino a settant’anni fa per assumere il giusto apporto di vitamina C, ad esempio, bastavano una o due arance, oggi per ottenere la stessa quantità di arance ce ne vogliono circa otto. Frutta e verdura sono diventati quasi insapori a causa dei pesticidi utilizzati e in essi sembra che siano presenti sostanze tossiche dannose per la nostra salute. Anche se poi in Europa pare che l’Ogm non sia autorizzato in realtà questo insieme a metalli pesanti li ingeriamo abitualmente in quanto all’interno dell’Ue gli ingredienti Ogm possono non essere dichiarati sull’etichetta se sono sotto la soglia dello 0,9%: una minima parte in fondo, ma se sommata con tutti i cibi che mangiamo la consistenza diventa maggiore, e possiamo anche capire come mai ci si ammala sempre più spesso di tumore. Trattandosi di “dose giornaliera accettabile”, leggiamo nel testo, ogni giorno assumiamo cibo contaminato da antibiotici, pesticidi ecc. causa delle nostre intolleranze, allergie che via via aumentano vertiginosamente.

A differenza delle ricerche effettuate a porte chiuse dai laboratori delle aziende private, gli studi scientifici svolti dalle università pubbliche dovrebbero essere garanzia di assoluta imparzialità e indipendenza, ma purtroppo non è affatto così. […]
Una rassegna sistematica degli studi pubblicati da MedLine (nota banca dati online) tra il gennaio 1980 e l’ottobre 2002 ha dimostrato nero su bianco che quasi un quarto dei ricercatori ha un legame con l’industria, mentre ben due terzi delle istituzioni universitarie detengono quote di partecipazione in una delle start-up che finanzia la ricerca.

Oggi mangiamo quello che la pubblicità ci mostra come buono e biologico. L’industria alimentare è abile nel presentare i suoi prodotti come ottimi anche quando non lo sono, e la pubblicità dei mass media è studiata per persuadere i consumatori. Sostanzialmente siamo governati dalle multinazionali che decidono il nostro destino. Eppure sappiamo come difenderci. Sappiamo che dobbiamo prediligere il prodotto di stagione piuttosto che quello imbustato e pronto per essere consumato. Ma la tentazione di comprare il prodotto che non ci faccia perdere tempo nel cucinarlo è più forte di noi. Siamo diventati figli della pubblicità che ci controlla e ci guida ad assumere il prodotto più adatto per i nostri “occhi”.

Il testo di Marco Pizzuti si richiama in parte allo studio del dottor Campbell di The China Study, un libro controverso, diventato la bibbia dei vegani, secondo cui le proteine vegetali allontanano il rischio di gravi patologie come il cancro, ma nello stesso tempo controverso perché la ricerca comunque risalirebbe a un tempo in cui il cibo (compresa la carne) non era contaminato dall’industrializzazione.

Che ci piaccia o no, il cibo industriale è stato formulato appositamente per aumentare l’appetito e creare dipendenza nei consumatori.

In sostanza cosa possiamo fare noi oggi per cambiare la situazione? Marco Pizzuti sostiene che le nostre scelte possono cambiare il mondo: modificando le abitudini alimentari possiamo davvero creare le basi per la svolta definitiva. Comprando alimenti integrali, più sani, dimostrando alle industrie che abbiamo capito che possiamo scegliere senza lasciarci influenzare dalle offerte pubblicitarie possiamo contribuire a migliorare l’ambiente e fuggire nei limiti del possibile i veleni presenti nelle nostre tavole.

 

Scelte alimentari non autorizzate
Marco Pizzuti
Il punto d’incontro, 2015
Pagine 390
Prezzo di copertina € 15,90

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist