Il piccolo acrobata – Raymond Gureme con Isabelle Ligner

L’Olocausto non ha riguardato solo ebrei purtroppo, ma anche zingari, slavi, malati: una realtà toccante che ha distrutto tutte quelle vite (bambini compresi) che non erano di “razza ariana”. In Il piccolo acrobata scritto da Raymond Gureme con Isabelle Ligner, edito nell’edizione italiana da Piemme nel 2013,  si parla di Raymond, un bambino figlio di gitani circensi che gli hanno insegnato prima a stare in equilibrio e poi a camminare.

Si può dire che ero figlio d’arte, ancora non camminavo e il mio destino era già deciso. Mio padre mi reggeva sul palmo della mano e mi faceva girare su me stesso per insegnarmi a mantenere l’equilibrio.

Il piccolo, al contrario degli altri gitani che erano poveri e analfabeti, viveva in una una carovana con l’acqua calda che usciva dai rubinetti, conosceva tutte le regioni e sapeva leggere. Tutto cambierà il 4 ottobre 1940, quando all’alba si presentano delle guardie che li prendono con la forza per portarli in un autodromo, trasformato in centro di detenzione dove vivranno le umiliazioni più dure. Raymond poi sarà deportato ai lavori forzati in Germania dove vivrà da vicino l’Olocausto degli zingari, momento che lo segnerà per sempre. Da adolescente dovrà ricorrere alle doti di equilibrismo imparate da bambino per sopravvivere e andare avanti con quella libertà che è dei gitani.

Non sorprenderà che, considerati i diversi caratteri dei miei genitori, mi sentissi più vicino a mio padre, che mi ha trasmesso l’essenziale senza parole superflue: la sua gioia di vivere, la sua ironia, il suo senso della dignità, il suo pudore.

 

Il piccolo acrobata
Raymond Gureme con Isabelle Ligner
Piemme, 2013
Pagine 158
Prezzo di copertina € 9,00

 

Claudia Crocchianti

Giornalista pubblicista e scrittrice