Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto – Francesco Guccini

Vi sono libri che si dovrebbero leggere soltanto ad una certa età, perché quando si ha un passato alle spalle per il quale si prova di continuo nostalgia, costellato di persone che ne hanno fatto parte e che forse ora in pochi ricordano, si può comprendere appieno il senso di quello che viene narrato.
Fra tutti, gli ultimi libri del cantautore modenese Francesco Guccini, dove egli parla di cose perdute, in quei due “dizionari” che hanno fatto tornare la memoria a tempi lontani; a quando il mondo era diverso, senza dubbio più “faticoso” ma anche più genuino.
L’ultima opera di Guccini è un libro di piccole dimensioni, che si legge tutto di seguito, proponendo appunto un tuffo nel passato. Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto, edito da Mondadori nel novembre 2015, è una raccolta di brevi racconti in cui l’autore compendia i ricordi della sua fanciullezza, insieme a quelle tradizioni popolari ormai andate perdute. Un viaggio attraverso il tempo che riporta in vita persone destinate a venire presto dimenticate, perché anonime, se non giungesse la scrittura a fissarne le gesta e a rievocarle. Una serie di immagini giungono a noi, attraverso emozioni che riaffiorano dall’infanzia: passate al setaccio della memoria e destinate a nuova vita, proprio attraverso il racconto.

Questi racconti, come le foto di un tempo, vogliono parlare di persone che sono passate, che ci sono state, che hanno il diritto di essere ricordate. Questo è uno dei pregi della narrativa come delle canzoni: dire di personaggi che attraverso le parole rimangono in vita, che si vestono in qualche modo di eternità.

Ecco quindi che viene descritto il singolare matrimonio di un certo Coriolano, a cui partecipò Guccini bambino, dove si andava a piedi attraverso le mulattiere, in corteo, e non si arrivava in chiesa più di tanto freschi; il funerale del mitico Gigi de L’Orbo, dove i vecchi rimangono seduti sul muretto di fronte alla chiesa a rievocare i bei tempi; le storie di fantasmi e di figure giunte da chissà dove, come quelle di un gatto avuto in eredità e poi, misteriosamente scomparso. E ancora, si narra di uomini e donne che hanno coltivato delle passioni, sebbene nati in un periodo di povertà assoluta e mancanza di cultura, come il ciclismo e la poesia. La scuola, il mercato, le gite con gli amici, e tanti altri argomenti che ora sono considerati “normali”, ma che ai tempi si svolgevano secondo modalità differenti e con rituali davvero da citare. Fino a sconfinare in quel tocco di pazzia, in cui la solitudine estrema e l’età che avanza fanno, per forza di cose, terminare l’esistenza nell’oblio.

Ma quel sorriso non rasserenò l’ambiente, perché, mentre parlava, si udivano dei rumori secchi, raspanti, e ci accorgemmo che digrignava i denti facendo quell’orrendo rumore, ci guardavamo attorno per vedere se era qualcos’altro che lo faceva, ma no, era lui che digrignava i denti. Mi chiesi quanta solitudine in mezzo a quei boschi, quanti inverni passati in quei silenzi nevosi, quante case crollate lì attorno avevano provocato, negli anni, quella specie di follia.

C’è chi pensa che questi ricordi siano troppo personali, per suscitare interesse, e che l’autore si sia divertito nello scrivere questo libro, ma che lo abbia fatto solo lui. Leggendo queste pagine, ho pensato che anch’io sono nata in un’epoca che non sembra più la stessa, e ho ricordato volti e nomi del mio paese, che ora sono sbiaditi, quasi non fossero mai esistiti.
Tutti un giorno dovremo passare “dalla parte dei più”, per citare l’autore. È inevitabile. Pensate però che tristezza, se non rimanesse nessuno a ricordarci.

Con il suo stile descrittivo, ma essenziale, e con quelle parole vernacolari che affondano in una tradizione antica di secoli, Francesco Guccini è riuscito a portare in vita le figure che hanno albergato nei meandri della sua giovinezza. Fosse anche per due ore appena: giusto il tempo della lettura.

 

Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto
Francesco Guccini
Mondadori, novembre 2015
Pagine 148
Prezzo di copertina  € 15,00

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa