Elisa, un tempo che fu – Viola

La classica storia stracolma di intrighi vari è quella raccontata da Viola, una scrittrice esordiente che abbiamo letto per caso non appena ha pubblicato il suo testo recentemente. Si intitola Elisa, un tempo che fu, e a detta dell’autrice di cui non abbiamo notizie biografiche forse per sua scelta, si tratterebbe di una storia vera.

La protagonista, il cui nome compare già nel titolo del romanzo, è una ragazza di modeste condizioni economiche (di campagna) che parte per andare a lavorare presso una famiglia nobile. Là si innamora del figlio dei suoi signori, il quale ricambia. Per una serie di eventi i due si separano, ma Elisa rimane incinta. Nel frattempo però sposa un suo amico di infanzia, da sempre innamorato di lei, e che considera un porto sicuro, una persona affidabile che amerà sua figlia come se fosse sua. Intanto scoppia la seconda guerra mondiale, il marito purtroppo muore ed Elisa, sola, torna a vivere dai suoi genitori. Incontra un nuovo amore ma la sua testa rimane al padre naturale di sua figlia, che incontrerà nuovamente per delle inaspettate circostanze. Il testo narra diverse vicende, con un finale positivo, ma un po’ troppo scontato forse. Anche la storia non ha nulla di originale, a tratti sembra anche forzata da questa donna sempre attorniata da uomini che la amano.
L’autrice è come se volesse puntare alla forza d’animo di Elisa, la quale in fondo non è mai sola, perché subito un uomo è pronto a sostenerla, perché malgrado tutto è bella, attraente e trova il tempo per curare il suo aspetto.

Sapevo che il mio destino era altrove, che sarei partita, che il mondo era pieno di cose che volevo scoprire, conoscere, capire, allora leggevo per ore e ore di notte, scrivevo poesie, racconti, mi ubriacavo di parole, mi perdevo con l’immaginazione e durante queste ore dimenticavo chi ero.

Il testo tutto sommato è una lettura piacevole, ma si avverte l’autopubblicazione purtroppo, perché termini ripetuti continuamente come “taqque, naqque, calmamente…” disturbano parecchio la fruizione dell’opera perché si capisce subito che non si tratta di refusi accidentali. Probabilmente Elisa vuole a tutti i costi il riscatto sociale, e in fondo ci riesce, con il destino però a lei favorevole. Ma sappiamo bene che spesso le storie della quotidianità sottostante non hanno il lieto fine e nemmeno la grazia degli dei a favore durante il percorso.

La malattia mi aveva molto indebolita e a poco a poco, cominciai ad abbandonare l’idea di cavarmela da sola, volevo che il mio bambino nascesse nelle migliori condizioni possibili, decisi di ritornare dai miei, sapevo che mi aspettavano momenti difficili, ma ero pronta da affrontarli, non avevo altre soluzioni.

Narrato in prima persona è ambientato in Toscana, nel classico ambiente chiuso dove importante per una ragazza era “mantenersi onesta” anche se di fatto poi difficilmente ci riusciva, non a caso Elisa rimane incinta a 16 anni. Consigliato a chi vuole dedicare un po’ di tempo in maniera spensierata, senza aspettative, specialmente dal punto di vista letterario-grammaticale.

 

Elisa, un tempo che fu
Viola
Self, 20 dicembre 2015
Lunghezza stampa 99
Prezzo ebook € 0,99

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist