Il gatto che aggiustava i cuori – Rachel Wells

Alfie, il protagonista di questa storia, non è un gatto comune. È dotato infatti di un “sesto senso felino” che lo induce a trovarsi nel posto giusto al momento giusto, e che gli permette di aiutare le persone in difficoltà alle quali vuole bene.
Sono molti i romanzi che parlano di gatti, ma qui il narratore è proprio lui, Alfie, che filtra la realtà alla luce dei suoi pensieri di animale domestico, dimostrando di avere più buon senso e cuore di tanti esseri umani.
Sarebbe meraviglioso se i nostri gatti potessero comprendere, per filo e per segno, tutto quello che accade nelle nostre case; se come il gatto Alfie essi potessero interpretare ogni nostra espressione. Ecco perché la lettura del romanzo di Rachel Wells, dal titolo Il gatto che aggiustava i cuori (Garzanti, 2015), è rassicurante e fa sentire in pace con se stessi. E questo è anche il motivo per cui sono qui a consigliarvela.

La gente accusa noi gatti di essere egocentrici ed egoisti, ma spesso le cose stanno in tutt’altro modo. Ero un gatto desideroso di aiutare chi ne aveva bisogno. D’indole gentile e amorevole, ero impegnato nella nuova, specialissima missione: prendermi cura delle persone.

Nel suo romanzo d’esordio, l’autrice inglese – attualmente vive nel Devon – ha unito il suo desiderio di scrivere all’amore che ha sempre provato per i gatti: due passioni che si sono rivelate un connubio vincente, dato che il libro è considerato un caso editoriale unico, con le sue centomila copie vendute.

La storia di Alfie, gatto giovane e grigio, in principio è triste. Poi però, ci fa sentire orgogliosi di lui, così come accade per quelle persone che, attraverso varie vicissitudini, risorgono e prosperano, facendo tutto da sé.

Alla morte della sua anziana padrona, Alfie si ritrova per la strada. Da gatto domestico, accudito nel migliore dei modi, diventa un gatto randagio che vive in condizioni precarie. Badate bene come, nel corso della lettura, sia difficile pensare a lui “soltanto” come ad un gatto. Sembra invece di avere a che fare con una persona. La sua tenerezza e la sua simpatia lo rendono “umano”, molto più di tanti personaggi meschini, che sono descritti nel libro.
Solo e disperato, Alfie cerca in tutti i modi di trovarsi una nuova famiglia con cui andare ad abitare, accettando però i consigli dei suoi amici felini. Mai essere il gatto di una sola famiglia, bensì cercare di accasarsi presso più persone, in modo da non dovere mai più ripetere l’esperienza devastante di rimanere soli.

E Alfie fa suo questo suggerimento; anzi, si adopera e mette tutto se stesso nel riuscire simpatico a più famiglie. Fino a quando scopre di avere un dono speciale: è in grado di riconoscere i desideri più reconditi dei suoi padroni e di salvare, in un certo senso, la loro vita. Claire, Jonathan, Polly, Franceska e gli altri lo attendono, perché il suo amore possa rendere migliore le loro esistenze.

Sapevo che, per essere un gatto, mi preoccupavo anche troppo, ma era la conseguenza delle mie esperienze passate. Mi stavo rendendo conto che ero propenso ad aiutare gli esseri umani che rispecchiavano i sentimenti vissuti da me in prima persona. L’attrazione era così forte che cercavo di fare il possibile per loro.

Tocca davvero il cuore la sensibilità di questo gatto, a cui la prosa lineare ma suggestiva dell’autrice offre una voce. Il risultato è quello che già sapevamo, dalla notte dei tempi, soltanto che non ne eravamo sicuri. È vero che un animale domestico necessita di tante cure ed attenzioni da parte nostra, ma quel che dona in cambio non ha davvero prezzo.
Essi ci amano come li amiamo noi. No, mi correggo. Di più. Molto di più.

 

Il gatto che aggiustava i cuori
Rachel Wells
Garzanti, novembre 2015
Pagine 312
Prezzo di copertina € 16,90

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa