Le anime bianche – Frances Hodgson Burnett

Interiorizzare una esperienza fino al punto di sfogarla in un libro. Creare un romanzo con protagonista il sesto senso. Sfogare il proprio dolore attraverso dei personaggi pacifici. Questo e altro ancora fa la scrittrice che tutti conosciamo perché autrice de Il giardino segreto e Il piccolo Lord, con il romanzo Le anime bianche, tradotto in Italia dalla casa editrice Panesi. La Burnett in questo piccolo testo, rimanda a un episodio reale della sua vita, ovvero la perdita del figlio di soli 15 anni. L’autrice difficilmente si rassegnò a questa disgrazia, e nel ricordo di questo ragazzo realizzò il breve romanzo dedicato alla morte.
Si tratta di una storia molto pacata e raffinata, che con delicatezza e serenità descrive i territori delle brughiera, uno spazio amico della giovane protagonista che ha un dono, quello di vedere oltre la realtà. Di questo dono si accorgerà però da adulta, e ricomporrà i pezzi della sua vita quando verrà rivelato il segreto che i suoi tutori per proteggerla le hanno tenuto nascosto durante la sua infanzia. Ysobel, questo il nome della giovane che ha perso tragicamente i suoi genitori, rappresenterà, durante la narrazione, un punto di riferimento importante per chi dovrà passare ad altra vita.

Oh, verrà il tempo in cui le persone che si amano non saranno separate, quando su questa stessa terra non ci saranno più dolore, sofferenza, vecchiaia, morte, quando tutto il mondo avrà appreso la Legge, finalmente. Ma non l’abbiamo ancora imparata. E ce ne stiamo qui! I più illustri specialisti hanno riferito che c’è una sorta di fatale imperfezione nel suo cuore. In ogni momento, quando parla con noi, quando è al lavoro, quando dorme, può morire. Il suo cuore potrebbe cessare di battere in qualsiasi momento. Non può restare.

La ragazza si innamora di uno scrittore molto noto per quei tempi, di cui ella ha letto tutti i suoi libri. Lui vive con la madre e insieme, riescono a stringere un rapporto amorevole molto intimo. Ma per un motivo di salute non possono sposarsi.

Nel corso di tutte le epoche storiche ci sono stati raccontati ripetutamente i segreti degli dei e le meraviglie della Legge, che abbiamo rispettato e ricordato, ma a cui non abbiamo mai creduto. Quando crediamo a tutto e conosciamo tutto, è semplice non avere paura. Voi non avete paura, Ysobel. Ditelo a mia madre che non ne avete.

Le anime bianche è un racconto che può contribuire a dare diversi significati riguardo alla vita. Sono tante infatti le chiavi di lettura da fornire, e non si parla soltanto di morte. C’è il rapporto tra madre e figlio, visto in due diverse prospettive, da un lato troppo intimo, quasi incestuoso, dall’altro assente per ragioni particolari. Si narra di timidezza, dell’emarginazione, si racconta di paura e di impossibilità ad accettare il dolore. Ma Ysobel che fa da collante a ogni storia e a ogni personaggio è talmente saggia da riuscire a trovare e a donare la risposta giusta a ogni domanda rimasta in sospeso.

Un testo abbastanza riflessivo e psicologico, con una scrittura elegante e raffinata, che ci permette di guardare in faccia le nostre paure per conviverci. Sa essere anche speranzoso, perché anche quando si muore non tutto è perduto come si crede.

Le anime bianche
Frances Hodgson Burnett

Panesi, dicembre 2015

Pagine 76

Prezzo di copertina € 1,99

 

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist

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