Sufi, bestie e Sultani – Anna Villani e Nooshin Safakhoo

Sufi? Che diavolo è un sufi?”, mi è sorto spontaneo chiedermi leggendo il titolo di questo bel libro edito da Topipittori (2014), restando pur tuttavia incantata dalla raffinata e onirica copertina che raffigura due personaggi abbigliati all’orientale a cavallo di un enorme pesce blu.

Sufi, bestie e sultani richiama immediatamente alla memoria un florilegio di stimoli visivi e narrattivi differenti, che appartengono anzi ai due mondi più opposti: i famosi Bestiari del medioevo occidentale, fantasmagoriche raccolte di schede riguardanti tutti gli animali conosciuti, leggendari e non; e le meraviglie dell’arte decorativa araba e moresca, che i più esperti conoscitori di letteratura connetteranno quasi inevitabilmente alle perle di saggezza di filosofi, poeti e matematici musulmani incontrate spesso negli studi di filologia, in una ragnatela di mirabilissime miniature.

In realtà, anche se questo è un libro adatto ai bambini – visto che di fiabe si tratta, anzi di “sedici racconti scelti e riscritti da Anna Villani” –, il poeta c’è davvero, e si tratta niente meno che del persiano Jalâl âlDîn Rûmî (XIII secolo), celebre per avere scritto Mathnawî: una straordinaria raccolta di storie simboliche, favole orientali, aneddoti, proverbi, scritti sapienziali e saggi consigli, nonché caposaldo del pensiero orientale.
Sì, certo, noi non sappiamo nulla di Mathnawî, non sappiamo che incarna, per così dire, tutta la filosofia sufi (riecco il sufi!): ma accostandoci a questi sedici racconti riscritti con nitore e accompagnati dalle magnifiche tavole della grande illustratrice iraniana Nooshin Safakhoo, che ha ideato questo libro con grande amore per la cultura cui appartiene, scopriremo un mondo ricchissimo e popolato di esseri e animali parlanti, non troppo lontani dai nostri più familiari lupi, volpi e topolini di Fedro e Esopo.

Splendidi disegni, dunque, dai colori antichi, e brevi favole dai finali spesso istruttivi, che ci parlano del rispetto per ogni ideologia e religione, della natura e dell’uomo, dell’amore per lo studio e della cura nell’educazione del sé, oltre che a dare voce a tutta una serie di animali, come il pappagallo della prima storia, che divertendoci fanno riflettere su difetti e limiti tutti umani.
Tra un titolo esotico e un’illustrazione di rara finezza, tra poeti e ministri, pesci e filosofi, califfi e pavoni, il libro ci riserva anche qualche detto fulminante:

Si dice che l’amore di uno sciocco sia come l’amore di un orso:
pericoloso. Perciò, mai fare amicizia con gli sciocchi.
(L’uomo che si fidò di un orso)

Un libro per ascoltare e guardare storie di un’altra cultura, per provare a capire cosa rende questi racconti tanto interessanti e ancora attuali… E per fare un viaggio lontano lontano nel tempo e nello spazio, con un semplice frullar di pagine.

 

Sufi, bestie e Sultani
Anna Villani e Nooshin Safakhoo
Topipittori, 2014
Pagine 40
Prezzo di copertina € 18,00

 

Teodora Dominici

Articolista, collaboratrice editoriale free-lance e scrittrice in pectore