Tumbas. Tombe di poeti e pensatori – Cees Nooteboom

Penso a Brodskij e Pound, così ideologicamente lontani, che diventano vicini di casa dentro il cimitero di San Michele a Venezia. Oppure a Canetti che si sente su un altro pianeta rispetto a Joyce, così dadaista nel linguaggio, e che ora invece sono pacificamente prossimi nel cimitero di Fluntern di Zurigo.

Sono parole dello scrittore olandese Cees Nooteboom, classe 1933, autore di quel viaggio letterario che ha per titolo Tumbas. Tombe di poeti e pensatori, pubblicato per la prima volta in Olanda nel 2007, e giunto nelle nostre librerie nel novembre 2015, grazie all’iniziativa della casa editrice Iperborea. La traduzione è di Fulvio Ferrari, mentre le fotografie che accompagnano il testo sono di Simone Sassen.

Il libro lo abbiamo intitolato Tumbas, forse per il suo suono gioioso che questa parola ha in spagnolo.

Oltre ad essere autore di romanzi e poesie, Cees Nooteboom è un grande viaggiatore, che nell’arco di trent’anni ha compiuto un vero e proprio pellegrinaggio sulle tombe dei poeti e letterati che più lo hanno segnato.
Nell’immaginario collettivo, recarsi sulla tomba di un personaggio famoso ha sempre il suo fascino, poiché sembra di creare un “tramite” e di avere un contatto. Specie se si tratta di una tomba di famiglia, come per esempio quella di Eugenio Montale, deceduto diciotto anni dopo l’amata moglie Drusilla Tanzi. E quindi, come esterna l’autore, si è consapevoli di essere lì, davanti al sepolcro, nel posto esatto dove anche lui deve aver sostato venendo a farle visita.

I morti tacciono, è vero, ma non i poeti, che hanno ancora tanto da dire, e lo fanno ogniqualvolta qualcuno legge o declama i loro versi. Come esprime l’autore, ciò che si vive viene sempre interpretato alla luce dello stato d’animo del momento, che, nel corso del tempo, evolve nelle sue varie sfaccettature, mostrandone altre che sono nuove.
In quest’opera Cees Nooteboom ha raccolto ciò che queste lapidi – con queste epigrafi toccanti e l’atmosfera in cui sono immerse – hanno ancora da raccontare. Ogni tomba narra una storia diversa, a partire dal famoso cimitero Père-Lachaise di Parigi dove riposano le spoglie mortali di Marcel Proust e Oscar Wilde. Passando per la collina sopra Napoli, ultima dimora di Giacomo Leopardi, a poca distanza dalle ceneri di Virgilio. Sulla cima del monte Vaea, nelle isole Samoa, è sepolto in completa solitudine e in una giungla rimasta vergine Robert Louis Stevenson. I sepolcri di James Joyce e Valdimir Nabokov si trovano invece in Svizzera. Dante Alighieri giace a Ravenna, all’interno di quello che appare come un sontuoso mausoleo. E ancora, la tomba di Herman Melville si trova in un angolo sperduto del Bronx; John Keats e Percy Bysshe Shelley sono ubicati nel romantico Cimitero Acattolico di Roma. Charles Baudelaire e Jean-Paul Sartre riposano nel cimitero di Montparnasse di Parigi, quest’ultimo accanto alla compagna Simone de Beauvoir. A Montparnasse riposa anche Julio Cortàzar, la cui lapide è immortalata nella raffinata immagine di copertina.

E questi sono solo alcuni esempi; ma la lista dei sepolcri illustri è ancora lunga. Ciascuna tomba è preceduta da una fotografia, con una didascalia che ne colloca l’ubicazione, e corredata da aneddoti sulla vita e la morte del caro estinto; così come da poesie e citazioni. L’autore ci informa delle difficoltà riscontrate nel riuscire a raggiungere determinati luoghi di sepoltura, perché talvolta i morti non vogliono farsi trovare e quindi bisogna svolgere delle vere e proprie ricerche approfondite, chiedendo aiuto nei cimiteri al personale competente.
Scopo dell’autore è creare comunanza: ad ogni pagina cresce nel lettore il desiderio di andare a rileggere le opere di questi defunti, divenuti immortali proprio attraverso i loro scritti.

I morti stanno lì e aspettano. Io ho fatto loro visita, li ho salutati, e, soprattutto, li ho riletti.

Tumbas è davvero un’opera interessante, affatto macabra, che va letta all’insegna del sapere. Ne consiglio la lettura agli amanti della letteratura, in particolare della poesia.
Spesso è proprio partendo dalla fine, che si ha la possibilità di comprendere meglio ciò che è avvenuto prima.

 

Tumbas. Tombe di poeti e pensatori
Cees Nooteboom
Iperborea, 2015
Pagine 376
Prezzo di copertina € 20,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa