Dio e il suo destino – Vito Mancuso

Vito Mancuso questa volta s’interroga sul futuro di Dio, che ‒ dopo l’annuncio di Nietzsche: Dio è morto ‒ quest’entità sembra davvero essersi eclissata dall’orizzonte culturale dell’Occidente. Riflette intorno a: Dio e il suo destino, come recita il titolo del suo ultimo saggio. Mancuso distingue Dio da quello che lui chiama invece Deus, figura: “a cui la mente occidentale generalmente si riferisce quando pensa il divino”.                                                                                                      Ma quali caratteristiche sarebbero proprie di tale essere? Deus ‒ per Mancuso ‒ è l’onnipotenza. È quello che la Bibbia chiama Signore degli eserciti. Ma non solo. Tale sovrano assoluto spesso risulta collerico, violento e feroce (basti la facoltà di scatenare un diluvio universale), nonché “geloso” (Esodo 20,5). L’espressione ira del Signore ‒ o di Dio ‒ ricorre in svariate occasione nell’Antico Testamento e un salmo lo descrive persino “fumante di collera” (Sal 74,1). Egli poi punisce i trasgressori dei suoi divieti con la legge del taglione: “occhio per occhio, dente per dente” (Deuteronomio 19,21).

Si tratta inoltre di una divinità del tutto altra rispetto al mondo e le sue creature, denotata da: “una personalità onnipotente a nulla legata, la cui volontà è assoluta, cioè tale da determinarsi unicamente in base al proprio arbitrio, da cui dipendono il bene e il male del mondo”. Tale incondizionata arbitrarietà permette a Satana di uccidere i dieci figli di Giobbe per una scommessa, salva il figlio di Abramo ma non la figlia di Iefte e soprattutto consente a Deus di stringere un patto d’alleanza con un solo popolo (quello ebraico) senza occuparsi degli altri. Per queste ragioni Deus ‒ sottolinea con determinazione risoluta Mancuso ‒: “non può essere più il mio Dio. Né credo possa essere più il Dio dell’Occidente.”
Tuttavia, secondo l’autore, una volta liquidato Deus ci rimane pur sempre Dio. Ma quale sarebbe ed in cosa consisterebbe quello in cui egli afferma di credere?

Credo nell’esistenza di un principio trascendente rispetto al mondo da cui tutto viene e in cui tutto, più ricco, ritorna. Credo in questo principium […] sorgente e destino della mia come di tutte le altre esistenze […]. Credo che questo principio sia buono, giusto, intelligente, amico della vita, libero, e che abbia creato questo mondo al fine di generare la sua immagine e somiglianza.

Definendosi cristiano-cattolico Mancuso vede il cristianesimo quale: “filosofia dell’amore, visione del mondo alla luce del primato dell’amore, teoria e pratica dell’amore, testimonianza che il senso della libertà è l’amore”.
Dio è visto qui come la: “sorgente dell’energia e dell’informazione che sta alla base dell’universo e quindi anche della mia vita”.
Ma il volto di Dio a cui guarda Mancuso resta poi sempre quello  del Cristo crocifisso, dove la divinità incarnata patisce ‒ come noi creature ‒ la morte. Questa tribolazione di Dio è però un modo, forse l’unico d’essere al nostro fianco, di soccorrerci. Dio, allora, appare una sorta di supremo guaritore: “dalla passione e dal dolore del mondo, che sono anche la sua passione e il suo dolore”.

La vita dunque è certo drammatica, ma non per questo ha da essere priva di senso per chi coltiva nel proprio cuore la spiritualità. E il messaggio finale di speranza che Mancuso trasmette ai lettori sta giusto nella fede/fiducia di fondo nei confronti dell’esistenza, da vivere non egocentricamente ma orientati/disposti all’accoglienza, alla solidarietà ed alla fratellanza. In una parola: all’insegna dell’amore.
In questo nuovo saggio colpisce lo sforzo di mantenersi nell’alveo della scientificità con un linguaggio narrativo accessibile al lettore che – pur non addetto ai lavori – ha voglia di capire che ne è di Dio nel nostro tempo. Un tempo che evolve rapidamente e in maniera spesso imprevedibile, e che proprio per questo ha quanto mai bisogno di integrare i saperi – scientifico, sociologico, filosofico, teologico – in una visione quanto più possibile compatta e coerente.

 

Dio e il suo destino
Vito Mancuso
Garzanti, 2015
Numero di pagine 464
Prezzo di copertina € 20,00

Imma Paone

Studentessa Universitaria