Girl runner – Carrie Snyder

È uscito il 10 marzo 2016, edito da Sonzogno, il primo romanzo della scrittrice canadese Carrie Snyder: Girl runner. Ma chi è la protagonista, ovvero questa “ragazza che corre”?
Il suo nome è Aganetha Smart, ed è un personaggio di fantasia. L’autrice è stata molto abile ad insinuare il dubbio che si tratti di un soggetto realmente esistito, talmente la storia risulta credibile. Nel 1928 Aggie – come viene chiamata in famiglia – vince la medaglia d’oro per il Canada alle Olimpiadi di Amsterdam. Correre è sempre stato il sogno di questa ragazza bionda, dalle gambe lunghe. Qualcosa che le viene naturale, così come respirare. Una passione che l’accompagnerà fino alla fine dei suoi giorni.

Per tutta la vita non ho fatto altro che andare da qualche parte, mirando un punto fisso all’orizzonte che sembrava non avvicinarsi mai. All’inizio l’ho inseguito con abbandono, con fiducia, poi con una certa frustrazione, con dolore, e ancora più avanti con la lucidità di un’artista della fuga. Ormai è troppo tardi per fermarmi, anche se corro solo nella mente, per abitudine.

Aganetha Smart ha ormai 104 anni e vive in una casa di riposo, essendo sopravvissuta a chiunque abbia incrociato la vita con la sua. Dimenticata da tutti, un giorno riceve la visita di due giovani ragazzi, fratello e sorella, che vorrebbero girare un documentario sulle sue imprese sportive. Essi caricano la donna in macchina, e la portano a visitare i luoghi della sua infanzia. Il cimitero, ormai pieno di erbacce, che contiene le lapidi della sua numerosa famiglia; le macerie della casa, distrutta tempo prima da un incendio; il faro costruito dal padre, per permettere ai figli di fare sempre ritorno.

I ricordi, a poco a poco, fluiscono dalla mente di questa vecchia signora. Ella si rivede bambina; poi nel periodo della grande guerra che ha portato via con sé tanti giovani. Ripercorre l’inizio della sua carriera di atleta, con un allenatore che, riconoscendone il talento, la sprona a voler primeggiare.

Aggie narra gli eventi salienti della sua vita come fossero un mosaico, che lentamente si compone. L’amore, mai particolarmente fortunato né generoso con questa donna, “moderna” rispetto all’epoca in cui è vissuta; le amicizie femminili; l’affetto per la famiglia e soprattutto per quelle sorelle che, sentirei di dire, hanno riempito la sua vita e sono state la cosa più importante, dopo la corsa.

Eroina umana e senza dubbio imperfetta, Aganetha Smart incanta per la franchezza del suo pensiero e per quella lucida capacità di giudizio che non risparmia nulla, né a se stessa, né agli altri. Per quel modo innato di non portare rancore, nonostante tutto.

Lo stile semplice e diretto dell’autrice fa il resto, e rende la lettura davvero piacevole. In un crescendo di colpi di scena, che tengono inchiodato il lettore fino all’ultima parola, si dipana la storia di una ragazza che sopra ogni cosa amava correre, e della saga della sua famiglia sfortunata. Difficoltà e vicissitudini; così come morti di bambini e adulti che si susseguono a catena.
I due giovani che sono venuti a cercarla non sono esattamente chi dicono di essere, e conoscono un segreto che Aggie aveva rivelato solo a pochi intimi.
Il lungo viaggio di Aganetha Smart si avvia alla conclusione, ed è giunto il momento della verità. Che può essere anche piacevole, quando si scopre di non essere soli.

Girl runner è un romanzo sulle passioni che animano l’essere umano e diventano ragione di vita. Una storia tenera, che mi è piaciuta molto e sentirei di consigliare a chi ama sentire parlare gli anziani. In un’epoca che appare “congelata” nel tempo, eppure, se ci si pensa, nemmeno così lontana.

 

Girl runner
Carrie Snyder
Sonzogno, 10 marzo 2016
Pagine 282
Prezzo di copertina € 16,50

 

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa