Nontiscordardime – Simona Friio

Una storia d’amore e d’amicizia, dove i sentimenti, quelli veri, non si affievoliscono nel corso degli anni. Una storia di “famiglia”, anche se in apparenza non sembra, e di decisioni importanti che vengono prese per il bene di qualcuno.
Sto parlando di Nontiscordardime, il romanzo col quale Simona Friio ha vinto la prima edizione del concorso letterario indetto da Aiep Editore nel 2014. L’opera è stata pubblicata nell’ottobre 2015, con una copertina accattivante, su cui figura il delicato fiorellino azzurro, tendente al rosa. Il “nontiscordardimé” dà il titolo alla storia, ma è anche una richiesta, per quanto inconscia, che fa Lara Malloi, la giovane protagonista, alle persone che l’hanno amata e che hanno assistito al suo lento rinchiudersi in se stessa, rifiutando ogni tipo di sentimento.

Penny, la sua amica del cuore, non si arrende. Sa che Lara ha bisogno di fare pace col passato. Di perdonare quel ragazzo che ha amato. Deve comprendere che l’“esitazione” di lui, quel giorno, è stata solo un pretesto a cui si è aggrappata, per poter incolpare qualcuno. Ma con una colpa così grande e col rancore, non si vive. Non vive Lara, anche se ha realizzato il suo sogno e ha aperto una fioreria, che ha chiamato appunto Nontiscordardime; non vive Denny, che è scappato a Novara ed è diventato un vigile del fuoco.
Per quanto Lara si sforzi di pensare al passato e vada col ricordo a quella maledetta estate del 1994 in cui il suo amato fratello Tom ha perso la vita, ritiene sempre Daniele, il suo ragazzo di allora, responsabile. E Denny, dal canto suo, ha subito questa accusa, interiorizzandola fino a sentirla su di sé come una seconda pelle.

Nei momenti bui Fabrizio mi ripete, con una pazienza della quale mi stupisco, che non è colpa mia, che non avrei mai potuto prevedere ciò che è successo quel giorno di tanti anni fa a Terranengo, il paese nella bassa milanese che mi ha visto nascere, crescere e…morire.

Lara, che ai tempi lo aveva rinnegato, abbandonandolo a se stesso e chiudendosi nel dolore della sua perdita, deve ora affrontare quei fantasmi. Non può rifiutarsi di vivere per sempre.

Quando sollevo la saracinesca del Nontiscordardime provo sempre quella sensazione di gioia che mi pervade dal giorno in cui ho accettato di acquistarlo. Al suo interno c’è il mio mondo. Qui c’è la mia essenza, qui faccio le mie magie. Getto la maschera e sono finalmente Lara.

I fiori offrono conforto, e ce n’è uno per ogni occasione. Ma questo non basta. È giunto il momento di riprendere le redini della propria vita. Di fare pace con quella madre così fredda e, in apparenza, distante; rivalutare il passato e darvi il giusto peso. In sintesi: aprirsi alle sorprese che riserva la vita.
Nontiscordardime è un romanzo dalla trama lineare e, se vogliamo, neppure tanto originale, che però si rivela piacevole. L’autrice scrive molto bene e supplisce con lo stile ad una qualunque mancanza di novità.

Ogni capitolo porta il nome di un fiore, con il suo relativo significato. In questo ricorda molto Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh. Il romanzo della Garzanti è infatti citato come fonte, per i nomi dei capitoli.

 

Nontiscordardime
Simona Friio
Aiep, 2014
Pagine 246
Prezzo di copertina € 14,00

 

Cristina Biolcati

articolista, scrittrice e poetessa