Premio Letterario dei coniugi Valenti: angeli benefattori di tanti giovani

L’Avv. Angelo Valenti e la consorte Angela Corazza sono i benefattori dei giovani agirini emigrati a Garbagnate Milanese. Subito dopo la fine della seconda guerra mondiale i sogni dei giovani meridionali si ingigantirono, nasceva così la voglia di fare e di bussare alla porta del sapere e del lavoro. La Sicilia si spopolava, le migliori energie andavano via, soprattutto verso la Lombardia, dove si veniva chiamati “Terrun”  termine che faceva irritare quando veniva pronunciato con scherno e con un po’ di malizia dai giovani locali, ma poi ognuno affrontava a testa alta i sacrifici che la circostanza richiedeva e si riusciva persino a fraternizzare anche con coloro i quali prima li avevano offesi. Questi ragazzi dallo sguardo insicuro e a volte triste, perché sradicati dai propri affetti familiari, rientravano nella missione caritatevole dell’avv. Angelo Valenti e consorte, venivano osservati come membri della famiglia agirina traslocata nel milanese, invitati a solidarizzare fra di loro fino a costituirsi in circolo, il sodalizio degli agirini, che divenne il fiore all’occhiello della città di Garbagnate Milanese, in dialogo con tutti gli altri siciliani di provenienza diversa, in particolar modo con quelli della provincia di Enna, il centro della Sicilia. L’avv. Angelo Valenti insieme all’indimenticabile consorte Angela Corazza costituirono la Fondazione Valenti, da quel momento presente ovunque, nel comune, nelle parrocchie, nei circoli, nelle famiglie; in modo discreto e silenzioso davano consigli e aiuti concreti ai giovani, trovavano le soluzioni per introdurli allo studio, li aiutavano nella ricerca di un lavoro, di una sistemazione familiare, insomma i coniugi Valenti rappresentavano per i giovani agirini di Garbagnate Milanese il punto di riferimento per ogni orizzonte da raggiungere. Così, mentre nell’hinterland milanese si riparavano ancora le ferite lasciate dalla guerra, fra le vie di Garbagnate Milanese circolavano i “Terrun”, con le tradizioni del paese che aveva dato loro i natali e dove ormai ogni usanza era destinata a perdersi, ma a Garbagnate Milanese il paesano si conosceva a colpo d’occhio, spesso portava i baffetti, qualcuno sussurrava, «ma, come, non lo conosci? E’ il figlio del figlio…quello che abitava a monte… non ti ricordi?». Si celebrava così la frattura della fine di un rapporto storico con la terra di Sicilia e le origini che ormai vivevano solo nella mente di ognuno, come un ricordo lontano, separato non soltanto dalla distanza kilometrica. Parlavano un dialetto che per loro non avrà più storia, era il dialetto siciliano che all’ascoltarlo i “mangiapulenta” sgranavano gli occhi, quasi ad aver paura, bestemmiavano per costruirsi un futuro che in quei paesini siciliani era impossibile costruire, capirono che parlare senza produrre fatti sarebbe stato inutile.

La realizzazione di quei fatti, piccoli o grandi per ognuno, trovarono fattibilità grazie all’aiuto dei coniugi Valenti, che si spesero come personaggi di grande caratura e nobiltà d’animo per Garbagnate, per i giovani agirini, con la loro Fondazione, con l’Istituto “Mario Negri” di Milano, per la ricerca scientifica, ma soprattutto con il loro Pathos che, ovunque, se ne coglieva la presenza. Qualcuno ancora dice:

non avevamo nessuno a cui rivolgerci, non c’erano neanche i vecchi di paese a cui chiedere un consiglio. Egli apparve come colui che ci indicò la strada in quella Garbagnate, fatta di palazzi, fabbriche, strade, chiese, che adesso a buon diritto, sono nostre, di quei giovani che un tempo non sapevano quale strada intraprendere.

Domenica 12 giugno 2016, alle ore 10,00, a Garbagnate Milanese saranno ricordati i coniugi Valenti, i due benefattori che sognarono insieme ai giovani agirini il futuro della loro vita, due Angeli che seguivano il loro cammino, così potrebbero essere definiti, come dice Mario Ridolfi, il presidente dei siciliani in Lombardia. Egli, raccogliendo il messaggio dei coniugi Valenti, riunisce tutti i Siculi in un’unica associazione federata dei circoli siciliani, la F.A.SI., mentre fra nuove inquietudini e incertezze avanzano le generazioni di oggi; figure carismatiche, come quelle dei coniugi Valenti, si vanno sempre più assottigliando e i siciliani in Lombardia hanno pensato così di intitolargli un Premio letterario che giunge alla sua XXIII edizione.

 

Franco Santangelo

Critico e Storico