Una brava moglie cinese – Susan Blumberg-Kason

Due culture a confronto, quella occidentale, statunitense, e quella orientale, cinese. Due mondi diversi e due caratteri profondamente diversi. Che succede quando entrano in contatto fino al punto da condividere lo stesso tetto? Ce lo racconta Susan Blumberg-Kason in un’autobiografia che descrive un frangente della sua vita, il matrimonio con un affascinante uomo cinese conosciuto a Hong Kong, quando quest’ultima non apparteneva ancora alla Cina. Una brava moglie cinese vuole essere un ritratto di due personalità diverse, non solo per cultura, forse più per carattere. I protagonisti, Susan e Cai, entrambi studenti a Hong Kong dopo una breve conoscenza sembrano innamorati e decidono di sposarsi. Ma già dalla prima notte di nozze qualcosa non quadra, perché Cai invece di dedicarsi alla moglie decide di guardare un film porno nella camera d’albergo. Niente preparativi, solo la voglia di sposarsi subito vi è in Susan, che si vede catapultata in una cultura differente dalla sua dalla quale non riesce a capire molto, tanto che fa finta di nulla non appena incontra i primi disagi: quando vive per un breve periodo a casa dei genitori di lui, in Cina, capisce subito le ristrettezze economiche, il freddo delle case più gelide delle strade, la sporcizia stomachevole, l’impossibilità di lavarsi e l’autorità del futuro marito, eppure decide di sposarlo lo stesso, forse perché le preme tanto compiere quel “passo fondamentale della vita” che tutti realizzano a una certa età ma che a lei è venuto difficile perché mai avuto dei pretendenti. Così, per piacere a Cai, si mostra consensiente, sopportando alcuni suoi strani atteggiamenti caratteriali: amicizie particolari con un suo professore giapponese con il quale dorme insieme qualche volta, oppure le uscite serali con gli amici rincasando tardi o ancora l’ossessione per i film porno.

«Il porno era una cosa, ma mettersi a parlare con una prostituta era inaccettabile per un uomo sposato. Mi stavo preoccupando troppo per una telefonata…».

Il rapporto con i suoceri non è male, Mama e Baba in fondo la vogliono bene, ma dopo pochi anni vanno a vivere a San Francisco dove Cai non si adatta. Hanno un bambino e dopo la sua nascita in Susan cambia completamente qualcosa. Minata dalla possibilità di portare il bambino in Cina e non vederlo più decide di scappare e lasciare Cai. Di nascosto. Improvvisamente torna indietro nel tempo e percepisce che non può sottomettersi ai voleri di un marito che la rispetta poco, o che quando si accorge di aver sbagliato piange come un bambino.

«La pace che mi donava la mia vita matrimoniale mi permetteva di essere una madre migliore».

Un libro dalla lettura fluida e scorrevole che non risolve tanti quesiti lasciati in sospeso, riguardanti la doppia vita di Cai. Non si tratta di condividere due culture diverse, ma di incontrarsi caratterialmente. Cai di certo aveva una personalità difficile, forse addirittura una sessualità non solo etero, o chissà cos’altro. Una storia che mostra ancora una volta quanto fragile è l’animo umano quando è in condizioni di non poter scegliere come vuole. Susan, se fosse stata più esperta, se non si fosse fossilizzata a tutti i costi nella speranza di sposarsi come le sue amiche o come di solito si fa nella vita, probabilmente non sarebbe scesa a compromessi. La storia dimostra quanto è importante l’aiuto dei propri genitori, che quando stanno dalla nostra parte ci rendono più forti donandoci maggiori certezze interiori. Ci dimostra quanto è difficile essere padroni della propria vita e che quando non si riceve una buona educazione l’uomo è debole, come Cai che un giorno era l’uomo meraviglioso e affettuoso, l’altro un maniaco, l’altro ancora un semplice mostro autoritario. Uno stralcio di culture diverse ci mostrano come lontani dalla nostra patria siamo affascinati (o abbindolati) dal diverso, che appare sempre migliore di quello che è, sbagliando. Eppure alla fine, invece che dalla parte di Susan, che oggi ha un sito, dove poter guardare le sue foto e riconoscere il suo bambino e la sua nuova storia, mi sono quasi sentita in dovere di difendere Cai, che in fondo, debole anche lui, non è riuscito ad adattarsi alla realtà statunitense, rimanendo solo e indifeso in un continente non suo e preso alla sprovvista dall’abbandono.

 

Una brava moglie cinese
Susan Blumberg-Kason
Newton Compton, 2016
Pagine 348
Prezzo di copertina € 9,90
Prezzo ebook € 0,99

Maria Ausilia Gulino

Teacher – Journalist